Tornano a far discutere i lavori di restauro della suggestiva scalinata annessa al Santuario di S. Francesco di Paola. Lungo le pareti laterali color crema si è registrata l’ennesima caduta di uno dei numerosi blocchi del rivestimento, caduta che in assenza di un intervento immediato e risolutivo potrebbe preludere ad una lunga serie di distaccamenti: pare infatti che altri blocchi siano attualmente collocati in modo precario. Si rende dunque necessario un sopralluogo immediato da parte degli amministratori e dei tecnici comunali preposti al fine di tutelare la pubblica incolumità, soprattutto quella dei bambini che quotidianamente affollano la scalinata per recarsi nella scuola attigua al convento.

Rivestimento della scalinata

 

Quello appena registrato è il secondo crollo della “piastrellatura” delle pareti laterali: il primo si era verificato agli inizi del novembre 2010 e riguardava la parete opposta. Terminati nella primavera dello stesso 2010, i lavori della nuova scalinata avevano diviso l’opinione pubblica, contrapponendo, da un lato, coloro i quali giudicavano di dubbio gusto il nuovo rivestimento color crema, ritenendolo più appropriato ad un’architettura moderna, e dall’altro chi al contrario lodava l’iniziativa del progettista (l’arch. Salvatore Arturo Alberti), auspicando l’ampliamento della scenografica scalinata sino alla sottostante Marina Garibaldi.Il nuovo volto della scalinata rientrava nell’ambito dell’«intervento di restauro recupero e valorizzazione» che ha interessato, oltre all’area antistante il Santuario, anche la stessa chiesa, un intervento finanziato con decreto del 7 marzo 2006 dal Ministero dell’Economia (circa 1.200.000 euro le somme messe a disposizione) e realizzato dall’associazione temporanea d’imprese G. & G. Srl ed Ares Srl, quest’ultima impegnata anche nei lavori di manutenzione eseguiti attualmente entro la cittadella fortificata, lavori progettati, tra gli altri, proprio dall’arch. Alberti.