Mauro oltre ad essere un bravissimo liutaio era un ragazzo impegnato nel sociale, dall’associazione Mediterraneo, di cui era socio, al progetto Live From The Lutherie nato da una sua idea e realizzato grazie alla collaborazione di un gruppo di amici milazzesi.

Il suo sogno era quello di realizzare uno spazio in cui, chiunque avesse un progetto musicale, potesse esibirsi per spiegarlo e promuoverlo. Un sogno che è diventato realtà all’interno della storica liuteria Mancuso Guitars e Basses di Milazzo, dove, tra il 2018 e il 2019, prende il via proprio Live From The Lutherie. Le puntate registrate periodicamente venivano diffuse su YouTube, canale ancora attivo (https://www.youtube.com/@livefromthelutherie1519)

Basta solo raccontare di questo suo sogno per far capire che tipo di persona era Mauro Mancuso. Una persona buona, sensibile, con una passione smisurata per il suo lavoro e sempre pronta a dispensare sorrisi. Mauro è scomparso il 22 settembre scorso, a 40 anni, lasciando non solo Milazzo ma tutta la provincia di Messina in lacrime e senza parole. Figlio del conosciutissimo liutaio Salvatore, da lui aveva ereditato la passione per la musica e con lui condivideva il lavoro nel laboratorio di liuteria in via Manzoni frequentato da musicisti proveniente da tutta la regione.

Una vera e propria istituzione per Milazzo. «Dalle sue mani e dalle mani del padre – scrive Alessio Caspanello – sono passate chitarre e bassi di tre generazioni di musicisti, che nel laboratorio di famiglia a Milazzo trovavano non solo professionalità, sapienza e cura per i loro strumenti, ma anche un’occasione per fermarsi e parlare di musica, suonare gli strumenti progettati e realizzati da Mauro e Salvatore, ammirare chitarre, bassi e amplificatori d’epoca, e le loro creazioni di inestimabile valore».

Chitarrista brillante, marito, padre, figlio, la notizia della sua morte si è diffusa immediatamente tra la comunità di musicisti messinesi, che hanno inondato Facebook con messaggi di affetto e ricordi. Gli stessi musicisti e amici che ieri nella chiesta Santa Immacolata di Olivarella hanno voluto salutare per l’ultima volta Mauro.

«Continuerai – scrive Piero Lysios Lamankuwsaa vibrare in tutte le chitarre e in tutti i bassi che hanno avuto la fortuna di incontrare le tue sapienti mani e il tuo animo gentile. Che il tuo sconfinato amore per la vita sia il nostro diapason dell’anima per farci ritrovare l’accordatura ogniqualvolta andiamo giù»

«Potranno passare decenni ma ognuno dei presenti in questa foto – promette Ruccio Sindoni – sorriderà sempre guardandola, col cuore pieno di felicità e nostalgia. Uno dei momenti più belli che la vita mi abbia regalato. È stato stupendo condividerlo con te…Buon viaggio Mauretto»

«Nel 2013, appena tornato dal tour in USA – ricorda Marco Corrao – portai la mia Guild a fare un set a Milazzo da Mancuso Guitars e Basses. Mauro era lì, cominciammo a parlare di chitarre e negli anni, fino a poco prima del mio ritiro dalla musica come professionista, Mauro era sempre lì a sistemare i mille difetti di quelle che io consideravo belle chitarre ma che in realtà erano degli scassoni. Gli portai anche una Harmony Stella del ’74 e la riportò alla vita. Umiltà e competenza. Tutti noi siamo orfani di un’anima bellissima e gentile»

«Mauro, anima bella, – ricorda Turè Muschio, musicista italiano – ci siamo visti dieci giorni fa. Mi hai detto parole bellissime e il tuo sorriso forte, coraggioso, che ha combattuto con tutte le forze possibili, ti brillava negli occhi come sempre».

«Impossibile credere a questa notizia – continua Tony Canto, musicista e compositore siciliano – Impossibile pensare al dolore di Salvatore, voi due un riferimento, una certezza per tutti noi musicisti. La sorte ha sbagliato questa volta, maledetta, ha sbagliato. Non si può rimarginare questa ferita. Si può solo tenere addosso il tuo sorriso, la tua nobiltà, la tua passione per il lavoro, la tua bellissima anima»

«Io – scrive sulla sua pagina Facebook Daniele Paone – non so che dire, non so nemmeno tradurre quello che sento, non trovo parole. Non ti meritavi tutto questo»

«Custodirò questa chitarra – promette Peppe Mutto – e porterò sempre con me la tua forza e la tua bontà»

E’ priprio vero. Mauro continuerà a vibrare in tutte le chitarre e in tutti i bassi che hanno incontrato le sue mani.

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Peppe
Peppe
1 anno fa

Un ragazzo dalle mani d’oro una perdita inconcepibile per la giovanissima età e per la dolcezza che sapeva esprimere. Un abbraccio affettuoso alla famiglia. Che le sia lieve la terra.

mIlazzese 1
mIlazzese 1
1 anno fa

Ragazzo perbene, educato, disponibile con tutti, un vero professionista grazie al talento del padre Salvatore, ha lasciato un vuoto incolmabile in tutta Milazzo e dintorni.

Cesare Bianco
Cesare Bianco
1 anno fa

Addoloratissimo! Anni fa gli portai un mio strumento, una Gibson Les Paul Artisan per una messa a punto rapida. Vista, fatta. Non ha voluto nulla…
Grazie ancora Mauro! A ben rivederci!