Operazione Hera, confisca dei beni confermata per l’imprenditore Busacca 19 Settembre 2023 Cronaca Sviluppi nell’inchiesta “Operazione Hera” portata avanti dalla Divisione Centrale Anticrimine della Polizia con al centro gli interessi di Giuseppe Busacca e Santino Napoli. Il Tribunale Misure di Prevenzione ha confermato la misura della sorveglianza speciale per due anni a carico di Busacca, noto per le sue attività con le coop sociali e ordinato la confisca dei beni che nel dicembre del 2021 sono stati sequestrati all’imprenditore di Milazzo, i conti correnti e i rapporti bancari intestati a lui e i familiari (stimato intorno ai 100 milioni di euro complessivi) Decisione diversa invece per i beni sequestrati all’ex consigliere comunale di Milazzo Santino Napoli. Per lui il Tribunale ha detto no alla sorveglianza speciale ed alla confisca dei beni intestati a lui e ai familiari, sequestrati nel 2021. L’accusa per Busacca è di avere reinvestito soldi illeciti provenienti dal clan mafioso di Barcellona Pozzo di Gotto. L’inchiesta è partita dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia sul business delle sale ricevimenti e locali da ballo della zona. Pare che Busacca, titolare di numerose cooperative sociali, agricole e faunistiche, aveva in realtà partecipato sin dall’inizio agli investimenti del sodalizio nel settore dell’accoglienza, giovandosi di erogazioni pubbliche conseguite con false fatture su operazioni inesistenti che gli hanno consentito di ricercare i pubblici contributi derivanti da appalti per lo svolgimento di servizi socio-assistenziali a Messina, Milazzo e numerosi altri comuni. Sembrerebbe che nel passaggio di denaro tra le società agricole e quelle di gestione della sala ricevimenti si concretizzavano operazioni di riciclaggio. PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE: Operazione Hera, tutti i dettagli del maxi sequestro da 100 milioni di euro a Milazzo Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 8.027 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT