Passa da Milazzo la ricerca di nuovi pianeti lontani simili alla terra in cui è possibile trovare nuove forme di vita. Dal 26 al 30 giugno, la Città del Capo ospiterà centoventi scienziati provenienti da diverse parti del mondo (solo dieci sono italiani) per scambiarsi idee e mettere a disposizione le proprie competenze per la preparazione del progetto Plato 2.0 (Planetary Transits and Oscillations of Stars), la quarta missione dell’Esa (Agenzia Spaziale Europea)  nell’ambito del programma Cosmic Vision 2015-2025.

Il workshop internazionale si tiene all’Eolian Milazzo.

Marco Falletta, direttore dell’Eolian con Santi Cassisi (FOTO OGGI MILAZZO)

LA RICERCA A UN MILIONE E MEZZO DI CHILOMETRI. Con una batteria di ben trentaquattro telescopi, montati su una satellite del peso di  2 tonnellate, PLATO 2.0 sarà lanciato nel 2026-2027 con un razzo Soyuz-Fregat dalla Guyana Francese e andrà a inserirsi in orbita ad un milione e mezzo di chilometri da noi. Da lì comincerà la sua missione di ricerca di pianeti che orbitano attorno alle stelle più vicine, scandagliano oltre metà del cielo. Si presuppone che pianeti simili siano lontani almeno un centinaio di anni luce (la stella più vicina si trova a 40 anni luce).

Un momento del workshop Plato 2023

IL CENSIMENTO DEI PIANETI. «Lo scopo principale della missione – spiega Santi Cassisi, ordinario di Astrologia termica all’Istituto nazionale di Astrofisica (sede Abruzzo) originario di Messina –  è quello di effettuare un censimento dei pianeti di massa simile alla Terra, misurandone la dimensione, la massa e l’età con precisione mai raggiunta prima.  Plato 2.0 permetterà di vedere per la prima volta i sistemi solari simili al nostro, di capire quanto questi siano frequenti e di comprendere quanto frequentemente si realizzano nel cosmo le condizioni per lo sviluppo della vita».

I centoventi ricercatori tra italiani e stranieri, si confronteranno in questi cinque giorni del congresso a Milazzo per discutere vari aspetti relativi all’analisi ed interpretazione dei dati che verranno raccolti con il satellite Plato. L’operazione dovrebbe durare quattro anni ma l’autonomia del satellite è di otto, dunque, è quasi certo che la missione verrà prorogata.

«Questo è il primo congresso “in presenza” relativo alla Missione Plato – continua Cassisi – che si svolge dopo la pandemia, ed ha una ampia risonanza a livello internazionale. Già nel 2018, un congresso internazionale sulla Scienza Plato era stato organizzato qui con un enorme successo, anche grazie alla organizzazione e al supporto logistico offerto dall’Eolian Milazzo Hotel. Così anche per questo nuovo evento si è scelto di ritornare».

L’albergo ha fornito una speciale card (Eolian Preference Guest) che consente ai partecipanti di usufruire di sconti all’interno di una rete di eccellenze locali (ristoranti, bar, pizzerie) fiore all’occhiello del territorio.

IL LANCIO NEL 2026. Non è escluso che per la data di lancio del satellite previsto a fine 2026 (probabile, però, un rinvio alla prrimavera 2027) si possa organizzare un nuovo workshop a Milazzo con tanto di grande schermo con la diretta del lancio. Per l’occasione l’artista Salvo Currò ha allestito in questi giorni una mostra in cui spiccano i suoi mitici “paladini” che hanno girato il mondo.