I sindacati Figec e Sla Cisal chiedono chiarimenti a Filippo Nasca, presidente del Consorzio Autostradale Siciliano (Cas), sull’incarico a titolo gratuito che sarebbe stato affidato all’ingegnere in aspettativa Anna Sidoti come responsabile dell’attività di informazione e comunicazione del Consorzio autostrade.
I segretari provinciali Graziella Lombardo e Graziella Franchina chiedono l’accesso agli atti di tutta la documentazione afferente all’incarico assegnato nonché le richieste di aspettativa presentate dalla Sidoti che risulterebbero respinte dal direttore generale e accolte invece dal presidente Nasca.
«Figec Sicilia (Federazione Italiana Giornalismo Editoria) e Sla Cisal – si legge in una nota. – esprimono sconcerto di fronte a una scelta offensiva e non rispettosa della professione di giornalista da parte del presidente e da parte della stessa Sidoti, iscritta all’albo dei giornalisti pubblicisti.
Che l’affidamento a titolo gratuito comporti un risparmio per il Consorzio è certo, così come altrettanto sicuro è che l’ente pubblico dimostra così di non avere alcun rispetto per il lavoro giornalistico ritenendo di poter usufruire gratuitamente di prestazioni professionali per attività di ufficio stampa. Non risulta che analoghe prestazioni gratuite vengano chieste a Rup e ingegneri o altri dipendenti.Eppure ciò consentirebbe sicuramente un notevole taglio di costi per le casse e forse anche qualche problema giudiziario in meno visto la mole di funzionari indagati negli anni per documentati sprechi di danaro pubblico».

Sulla vicenda dell’ufficio stampa, queste organizzazioni sindacali hanno già avuto modo di contestare la decisione dei vertici del Consorzio che hanno ritenuto di non rinovare il contratto al giornalista che ricopriva l’incarico (previsto in pianta organica), lanciando un bando per l’affidamento a un’agenzia esterna.
«Anche la strada intrapresa non sembra andare nella direzione giusta – concludono Figec e Sla Cisl – sia per l’incarico che sarebbe a titolo gratuito sia perché l’ingegnere in questione risulta in aspettativa e si ricorda che sulla questione è stata presentata nota in cui si invita a rispettare le procedure di cui alla legge 150/2000, nonchè richiesta di convocazione tuttora priva di riscontro».