Estorsione nella Piana di Milazzo, condannato a sette anni di reclusione un finanziere 22 Febbraio 2023 Cronaca 2 Commenti Sette anni e 4 mesi e interdizione dai pubblici uffici. Si è concluso con questa condanna il processo con rito abbreviato al finanziere Giuseppe Sottile, 51 anni, arrestato a settembre con l’accusa di estorsione ad una ottantenne di Milazzo (giudice Orifici, pm Carlo Bray) . La donna e il figlio, persone offese, si sono costituite parti civili con gli avvocati Giuseppe Sofia e Filippo Alessi ottenendo rispettivamente un risarcimento di 20 mila e 10 mila euro. Secondo la procura di Barcellona, Sottile, sottufficiale della Guardia di finanza in servizio a Reggio Calabria ma residente a Milazzo, assieme ad un suo conoscente nel ruolo di complice, avrebbe compiuto una estorsione nei confronti di una donna residente nella Piana di Milazzo, sua vicina di casa, che gli avrebbe chiesto aiuto per fare uscire suo figlio dal tunnel della tossicodipendenza. Il militare delle Fiamme gialle difesso dall’avvocato Giovambattista Freni, per portare a termine l’estorsione nei confronti della madre, avrebbe agito in concorso con il calabrese E. L., che avrebbe svolto le funzioni di emissario (già condannato a 6 anni di reclusione il 4 luglio 2020). In sostanza, secondo le accuse, i due avrebbero fatto credere alla donna che il figlio era debitore di 23 mila euro per cocaina acquistata e mai pagata e l’avrebbero costretta a consegnare 12 mila euro come acconto. Somma che la donna aveva temporaneamente nascosto per evitare che il figlio la utilizzasse per acquistare sostanza stupefacente. Secondo l’accusa della procura, confermata dalla sentenza, Giuseppe Sottile sarebbe stato ” ideatore e organizzatore, oltre a dirigere l’azione, avrebbe fornito al calabrese E. L. le informazioni sulle minacce da proferire nei confronti della vittima, il telefono e la sim con cui effettuare le telefonate minatorie, oltre alle indicazioni stradali per raggiungere il luogo in cui prelevare il denaro. L’emissario, individuato in E. L., oltre alle telefonate minatorie, ha poi prelevato la borsa, al cui interno vi era il denaro, lasciata dalla donna presso l’edicola votiva sita nella via Bastione. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 8.636 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT