Cinque ettari di terreno messi a disposizione di chi vuole studiare la terra. Di tutti quei ragazzi che vogliono lavorare in questo settore. Senza sertirsi dire che il loro è un indirizzo di studio di serie B. Dopo anni di silenzio l’Istituto Professionale Agrario “Enzo Ferrari” di Milazzo apre le porte alla città. E con l’organizzazione della Festa d’Autunno presenta le sue attività e i progetti futuri con l’intendo di far scoprire una struttura imponente e unica ma poco conosciuta.

«Ai miei alunni – confessa Sergio Scolaro, responsabile del plesso – ripeto sempre che devono dire che il loro lavoro non si fa con la zappa. Il contrario. All’interno dei nostri programmi c’è lo studio di tutti i sistemi più evoluti che adesso sono in grado di supportare il lavoro di chi fa l’agronomo». Si parla, per esempio, di droni con telecamere multispettrali che ad una distanza di venti metri stabiliscono il tipo di problema che può avere una pianta. Alle parole di orgoglio e motivazione diSergio Scolaro hanno fatto eco quelle del sindaco Pippo Midili che ha partecipato all’incontro mostrando un grande interesse nei confronti dei ragazzi. «Milazzo – ha precisato – ha bisogno di figure come la vostra. Ecco pervchè l’amministrazione sarà sempre al vostro fianco anche nell’individuare la possibilità di reperire nuovi finazimenti per nuovi progetti. Dalla salvaguardia delle risorse forestali e montane al florovivaismo nella nostra città per questi ragazzi non manca il lavoro. Io sono certo che voi sarete la futura classe dirigente del  territorio».

All’incontro era presente anche l’assessore Antonio Nicosia che ha rafforzato il concetto già espresso dal primo cittadino mettendo in evidenza quanti vivai sono presenti nel nostro territorio e quindi quanti posti di lavoro genera questo settore. Settore a cui sta lavorando per il miglioramento.

La Festa d’Autunno è stata anche l’occasione per far visitare la struttura scolastica e tutti i  terreni annessi. Far conoscere la produzione concentrata anche sui frutti esotici ma ancora di più far sapere che all’interno dell’Istituto ogni anno viene prodotto l’olio e realizzato il sapone di casa. Esattamente come si faceva tanti anni fa.