Continua la polemica sulle centinaia di multe elevate dalla Polizia Municipale tramite le telecamere piazzate al semaforo di San Giovanni, all’ingresso dell’asse viario di Piazza XXV Aprile. Fatale il cambio di corsia per chi proviene dal Parco Corolla con l’elevazione di una multa e relativa decurtazione di punti dalla patente. In alcuni casi si parla di sospensione dello stesso documento. In sostanza, se si svolta con il semaforo verde verso la rotatoria di San Giovanni ma dalla corsia per chi dovrebbe andare verso Piazza XXV Aprile, scatta la sanzione. Sulla vicenda è intervenuta anche l’amministrazione comunale (LEGGI QUI). Ecco la lettera di un lettore che spiega – secondo il suo giudizio – perché opporsi alla sanzione. 

 

Spett/le Redazione,

mi riallaccio al vostro articolo  “Pioggia di multe ai semafori”  per entrare più specificatamente nelle disposizioni del codice della strada che andrebbero interpretate senza puri intenti punitivi ma piuttosto per  sanzionare e correggere comportamenti illeciti. Nello specifico, a parte il fatto che quei semafori (asse viario) sono lì da un ventennio e la pratica diffusa è quella che oggi è fonte di una quantità impressionante di multe, esiste copiosa giurisprudenza che ha  sancito che non può essere multato per passaggio con il semaforo rosso l’automobilista che pur avendo percorso la corsia di canalizzazione dove la luce semaforica è rossa, successivamente prosegue nella direzione per cui la luce è verde. 

 

Tale orientamento – che  ha consentito di ottenere l’annullamento di numerosi verbali – è stato confermato  dal Giudice di Pace di Torino (sentenza del 24 ottobre 2019). Il Giudice ha annullato una multa per passaggio con il semaforo rosso poiché dalle immagini è emerso che “il ricorrente, pur percorrendo la corsia di canalizzazione riservata ai veicoli diretti a sinistra in realtà proseguiva dritto come i veicoli della corsia di destra che proseguivano dritti e per i quali il semaforo era verde”. La stessa conclusione è stata ribadita dal Giudice di Pace di Fermo, con la sentenza n. 323 del 30 novembre 2020, con la quale pronunciandosi su un  ricorso  ha annullato la multa per passaggio con il semaforo rosso, poiché nonostante l’errata canalizzazione l’automobilista proseguiva nella direzione in cui la marcia era consentita dalla luce verde (sempre il Giudice di Pace di Fermo ha ribadito questa conclusione nella sentenza n. 80 del 27 febbraio 2021).

 

A margine di quanto sopra mi pongo alcune domande. La prima: ma se il comando della polizia municipale si è accorto dell’errore nel quale sono incorsi così tanti automobilisti perché non ha adottato misure alternative quali l’adozione di un semaforo a doppia freccia sulla corsia di sinistra o la presenza di agenti sul posto per segnalare agli ignari automobilisti che non si poteva più fare quel che si è fatto per vent’anni? La seconda: come mai la quasi totalità delle multe viene recapitata allo scadere o in prossimità dei 90 gg previsti per evitare la nullità della stessa? Come si pretende che a distanza di tale lasso di tempo  l’intestatario della vettura “fotografata” possa ricordarsi – specialmente nelle famiglie nelle quali la vettura viene usata da più persone- chi era alla guida in quella occasione?  

Vi è però un ulteriore “problema”, infatti il verbale – cosa che accade veramente di rado – fa riferimento all’art. 180,comma 8, del codice della Strada. Pertanto in questo caso oltre alla sanzione per l’omessa comunicazione dei dati viene applicata l’ulteriore sanzione ai sensi dell’art. 180, comma 8 che vale il caso di riportare:  Chiunque senza giustificato motivo non ottempera all’invito dell’autorità di presentarsi, entro il termine stabilito nell’invito medesimo, ad uffici di polizia per fornire informazioni o esibire documenti ai fini dell’accertamento delle violazioni amministrative previste dal presente codice, e dall’art.  32 della legge 24 dicembre 1969, n. 990, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 430 a euro 1.731. 

 

E, dulcis in fundo, arriva la firma sul capolavoro perché il malcapitato automobilista che si è visto recapitare il verbale leggendo in maiuscolo e neretto “ conducente proseguiva la marcia nonostante la segnaletica semaforica emettesse luce rossa” si è precipitato a pagare il verbale entro i cinque giorni in misura ridotta. Ma se avesse letto di seguito si sarebbe accorto che la frase successiva recita “ quale conducente del veicolo proseguiva la marcia in direzione diversa da quella consentita della freccia verde proiettata dalla lanterna semaforica” E’ proprio questa la fattispecie che ha consentito l’annullamento di quei verbali di cui ho accennato prima. 

 

A questo punto mi chiedo come possa l’amministrazione comunale pensare ad una “misura meno onerosa” quando non esistono i presupposti per elevare alcun verbale? Allora delle due l’una: o si tratta dell’ennesimo  “risultato di servizio” in termini puramente economici che va raggiunto a qualunque costo a spese del malcapitato cittadino o si tratta di una incompetente interpretazione. Per non parlare del costo delle notifiche dei verbali e dei rimborsi che l’amministrazione comunale dovrà effettuare oltre a impiego e spreco di personale. Al Sindaco ed all’Assessore la valutazione su quanto esposto.

 

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Carmelo
Carmelo
2 anni fa

Il comando della polizia municipale insiste in questo atteggiamento vessatorio, arbitrario, punitivo; costoro dimenticano troppo facilmente di essere un corpo, sia pure militarizzato, che eroga un servizio alla cittadinanza, invece a momenti ci ritroviamo le SS e dove servono non ci sono mai

Alessandro
Alessandro
2 anni fa

Qualcuno che abbia fatto ricorso può condividere le informazioni? Grazie. Io ho già pagato la multa e solo ora leggo che l’infrazione non è quella imputata.

Roberto
Roberto
2 anni fa
Reply to  Alessandro

Che io sappia non è più possibile intervenire se si è già pagato, piuttosto vorrei sapere come procedere con il modulo per la dichiarazione di identità del conducente che ha commesso la presunta (falsa) infrazione al fine della decurtazione dei punti. C’è qualcuno che ne sa qualcosa o a chi rivolge?

Peppe
Peppe
2 anni fa

Io farei un discorso più generale. Questa amministrazione e questo comando di polizia municipale come obiettivo hanno quello di vessare in ogni modo i cittadini milazzesi. Vedi multe per ore non dovute al napoletano parcheggiatore, vedi spese di notifiche che superano la stessa sanzione. Vessatori.

Renato
Renato
2 anni fa
Reply to  Peppe

Tutti in massa dentro l’ufficio della grande comandante dei vigili urbani , vediamo poi cosa dice , l’onnipotente comandante!!

Aaaa
Aaaa
2 anni fa

Invece di controllare in maniera adeguata la Riviera di Ponente, dove le auto sfrecciano a tutte le ore a oltre 100 km orari…fanno cassa scrivendo verbali ridicoli e pieni di errori

Saggezza
Saggezza
2 anni fa

Una invenzione di questo sindaco che in due anni ha portato alla povertà tante famiglie con le tasse da lui inventate come questo del semaforo.