Catturare le voci del mare e portarle in superficie, nuova idea per l’Area Marina Protetta Capo MIlazzo 17 Agosto 2022 Cronaca 7 Commenti Portare in superficie i suoi del mare e le voci delle creature che vivono nei fondali di Capo Milazzo. Un’iniziativa ambiziosa che potrebbe essere attuata già dalla prossima estate. Si tratta di un progetto che prevede l’uso di sensori in grado di cattuare i “rumori” del mare e portati in superficie grazie a speciali installazioni, a forma di oblò, sistemate in punti panoramici del promontorio, che permetteranno a chi passeggia di fermarsi ad ascoltarli. «Si tratta di un’idea elaborata da un gruppo di studenti dello Ied (Istituto europeo del design di Milano) – rivela Peppe Maimone, responsabile Amp Marevivo – fortemente voluto da Carmen di Penta, direttore generale di Marevivo con il supporto di Giuseppe La Spada». Idea subito accolta da sindaco Pippo Midili che crede possa essere attuata in tempi brevi. «Stiamo già lavorando al piano economico – confessa il primo cittadino – l’iniziativa sarebbe quella di installare i punti di ascolto delle voci del mare sui sentieri naturalistici della Fondazione Lucifero». Grazie ad una sinergia con Marevivo e l’Amp, infatti, sono state presentate dagli studenti dell’Ied in commissione tesi sette proposte legate al mare. «Ho assistito a Milano alla presentazione dei vari elaborati – dice Midili – è stato emozionante stare in mezzo a chi immagina le cose belle del futuro e vederci proporre idee che noi, residenti qui, non avremmo mai neppure immaginato. Spero che la collaborazione con lo Ied continui». Proprio collegando le tesi alla Città del Capo, Milazzo qualche giorno fa è balzata agli onori della cronaca grazie all’Area Marina Protetta. Il “Corriere della Sera” ha infatti dedicato un ampio servizio collegandolo proprio alla discussione di questi elaborati. «Tutti i progetti presentati sono stati ripresi dai principali organi di stampa nazionali – aggiunge il presidente dell’Amp Giovanni Mangano – e l’attenzione dimostrata dai giornali tra i quali il “Corriere” conferma il ruolo che il nostro ente assume nel promuovere la cultura ed il rispetto del mare. Oltre a quello dei sensori vi sono altre proposte davvero interessanti come gli “acquari ripopolanti” (Sea gardens) che immaginano la collocazione di alcuni acquari all’interno delle scuole affinché gli alunni se ne prendano cura». «La collaborazione di Marevivo con lo Ied e il Consorzio Amp – conclude Carmen di Penta – rappresenta un esempio tangibile dell’importanza di coinvolgere i giovani sulla necessità di avere il mare protetto». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.922 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT