«L’obiettivo dell’Amministrazione è porre fine al paradosso che si trascina da parecchi anni a Milazzo col pensionato costretto ad accantonare mensilmente piccole somme per pagare la bolletta e l’imprenditore pronto a muoversi in Suv in pieno centro cittadino che considera quelle notifiche del Comune vera e propria carta straccia o è pronto a dare tutto ad un legale per tentare di non pagare». Con un comunicato stampa l’amministrazione Midili rende noto che un operatore commerciale milazzese che aveva proposto ricorso contro il pagamento di tributi è stato condannato dalla commissione tributaria a versare il dovuto, poco più di 50 mila euro oltre le spese legali. E altri tre contenziosi che presentano analoghi risvolti legittimando l’operato degli uffici tributari sono in arrivo nei prossimi giorni.

Il Comune insomma cerca di recuperare i crediti da coloro che da tempo hanno una posizione debitoria aperta facendo valere le proprie ragioni anche nei numerosi ricorsi avanzati da chi ritiene di non dover far fronte a quanto richiesto, soprattutto in materia di acqua e rifiuti. A Milazzo la percentuale dei morosi è del 25%. I crediti ammonterebbero a circa 30 milioni di euro.

Le sollecitazioni a pagare riguardano soprattutto gli esercizi commerciali che rappresentano il settore che è maggiormente in ritardo nel versare  i tributi a palazzo dell’Aquila. Anzi molti operatori economici – come evidenziato dagli uffici comunali – non risultano neppure iscritti all’anagrafe tributaria.

Discrasia questa che rischia peraltro di incidere pesantemente sulla stessa attività del Comune. L’Ente locale per pagare ciò che è inderogabile (come il servizio rifiuti) sacrifica risorse che potrebbero essere destinate a svolgere altri servizi di pubblico interesse. Senza considerare che, sempre per rimanere nel settore commerciale, chi non paga le tasse esercita concorrenza sleale nei confronti di un altro esercente che invece giustamente vuole essere in regola.

«Ma oggi – sottolinea il sindaco Pippo Midili – non è più tempo per queste furbate e chi non paga rischia, sulla base di quanto previsto dalla nuova normativa, di subire la chiusura della propria attività commerciale». Infatti nei mesi scorsi il consiglio comunale ha approvato il regolamento di regolarità tributaria che si ricollega alla legge 58 del 2019 e introduce dei nuovi parametri in particolar modo per gli esercenti. Se non si è in regola con i tributi comunali si rischia di perdere la licenza e di dover chiudere bottega. Il regolamento riguarda i seguenti tributi: Tari, Imu, tassa sulla pubblicità.. A chi si trova in irregolarità tributaria accadrà che il comune non rilascerà licenze, autorizzazioni, concessioni o rinnovi.

Subscribe
Notificami
guest
8 Commenti
Newest
Oldest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Loris
Loris
2 anni fa

Piazza Duomo e la Giacomo Medici sono isole pedonali o sono state fatte per riempirli di tavolini e non far passare nemmeno a piedi la gente?

Mimmo
Mimmo
2 anni fa

Tanti pseudo onesti per pagare meno TARI hanno dichiarato superfici dei locali ed appartamenti nettamente inferiori.
Verificare con planimetria catastale…
Forza Sindaco

Saggezza
Saggezza
2 anni fa

Se fosse così vero sei un grande!!!!!

avluv
avluv
2 anni fa

pagareeee

antonio
antonio
2 anni fa

ops Sig. Sindaco si e dimenticato che proprio lei ha fatto fare ricorso per non pagare la tari (chiaramente perso )oggi e contro chi fa ricorso ma domani se ritornerà a non essere Sindaco sicuro farà fare di nuovo ricorso scagliandosi contro il Sindaco del momento solito ritornello vero Dott.Midili