Nino Italiano

La benzina a Milazzo costa più degli altri comuni  della provincia nonostante la presenza di una raffineria da cui tutti gli esercenti si riforniscono azzerando le spese di trasporto. Rilanciato in consiglio comunale il problema del caro carburanti da Nino Italiano (Fratelli d’Italia) portando avanti una prospettiva che ritiene possa dare anche concreti risultati, assumendo iniziative destinate a coinvolgere le parti politiche, sia in campo regionale, che nazionale.

In realtà, sulle scelte dei privati si può fare poco, l’unico modo è quello di creare una sorta di area in cui i residenti costretti a convivere con l’industria petrolifera possano godere di sconti. Ma qui si aprirebbe una maglia che vedrebbe rivendicare la stessa cosa in tutte le zone della Sicilia in cui insistono aziende petrolchimiche. Intano, però, a Milazzo se ne parla.

NINO ITALIANO CHIAMA A RACCOLTA I PARTITI. Italiano ha invitato il presidente di seduta, Alessandro Oliva, ad attenzionare l’argomento facendolo suo ed assumendo iniziative da intraprendere coinvolgendo anche altri Comuni del territorio, e, se del caso, della Sicilia, laddove esista lo stesso problema per la presenza di industrie petrolchimiche. Dal suo punto di vista il consigliere ha ritenuto opportuno coinvolgere FI, PD, Lega tramite i loro rappresentanti in consiglio comunale, e Pippo Doddo per la vicinanza con esponenti dell’area moderata, assicurando che il consiglio farà la sua battaglia per portare avanti l’iniziativa che sarebbe molto apprezzata dalla cittadinanza, a prescindere dal risultato, risultando pure occasione per avvicinare la gente alla politica. Ha ricordato che è un argomento che, a suo tempo, si è intestato pure il Presidente Nello Musumeci. Quindi, la sua proposta di istituire un tavolo tecnico-politico per trattare la questione della defiscalizzazione e portare l’argomento in aula.

LORENZO ITALIANO SOLLECITA MUSUMECI. Una riunione dei capigruppo ritenuta indispensabile da Santi Saraò, facendola seguire da un incontro con i consigli del territorio, per affrontare la battaglia e sostenerla nelle opportune sedi istituzionali a Palermo ed a Roma. Sulla serietà ed importanza della proposta ha concordato anche Lorenzo Italiano, per il quale bisogna far partire uno studio approfondito. Più opportunamente l’iniziativa potrebbe portarla avanti anche Musumeci, che se l’era intestata da deputato, facendo leva sulla sua qualità di Presidente della Regione. Manifestando il suo punto di vista, Massimo Bagli ha ritenuto che sia un percorso da avviare in consiglio, alla presenza della deputazione interessata alla problematica.

LO SCETTICISMO DI DODDO. Più realista di tutti (e meno demagogo) l’ottuagenario Pippo Doddo. Il decano dei consiglieri non ha negato disponibilità a sostenere l’iniziativa, ritenendosi però convinto che non ci sarà soluzione al problema sulla scorta di precedenti esperimenti sulla questione. Concludendo, lo stesso ha colto l’occasione per ritornare sul costo del biglietto per le Isole Eolie, impegnandosi a preparare un documento in tema. Richiamando l’impegno assunto nel 2018 dal presidente Musumeci per la Sicilia, Mario Sindoni ha proposto l’organizzazione di un consiglio per trattare l’argomento con la presenza di Musumeci.

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Pio
Pio
2 anni fa
Lucy
Lucy
2 anni fa

Ma come fanno certi elementi ad essere eletti e ad essere pure rieletti???

Peddire
Peddire
2 anni fa

Ci riprovo a fare un commento dato che, a quanto pare, il consigliere di qualsiasi partito vicino alla Giunta Municipale gode di protezione in questa testata: proporre cose populiste, irrealizzabili, in piena campagna elettorale funziona ancora a Milazzo? Chiedo per un amico…

Saggezza
Saggezza
2 anni fa

Odore di elezioni e le promesse sono come i marinai. Almeno i marinai nei porti concludeva o con le promesse e dopo a comparivano, voi politici non solo non concludere ma non sparite.

Antonio
Antonio
2 anni fa

Visto che noi abbiamo proprio un’impianto in città, non so poi se rientra pure l’hinterland, la benzina dovrebbe essere fissata p.es a 1,50/l. Poi penso in teoria ci deve essere un’autorizzazione delle compagnie petrolifere in questione che alla ram so che c’è eni e q8, saluti