Il restyling di piazza Marconi, antistante alla vecchia stazione ferroviaria di Milazzo, ha suscitato reazioni contrastanti. Se da un lato il fatto di riqualificarla per rendere di nuovo “viva” non può che essere che una scelta positiva e apprezzabile, dall’altro non sono mancate perplessità su alcune scelte progettuali. Prima fra tutto la rimozione della fontana posta al cento della piazza, raffigurata in tante cartoline di metà ‘900. A prendere una posizione pubblica sono stati sia Massimo Tricamo, presidente della Società milazzese di Storia Patria che Azione Civica per Milazzo, la lista che supportava il candidato a sindaco Giovanni Utano.

«Ad oggi sono state diverse le iniziative della nuova amministrazione comunale che ho condiviso, tra tutte il recupero dell’ex Asilo Calcagno e la demolizione del Teatro al Castello – scriva Tricamo sui social –  Quella però dello stravolgimento del progetto del 1937 di piazza Marconi non mi convince. Non mi convince partire dal restyling della piazza senza prima aver proceduto al recupero dell’edificio ferroviario: che ne sarà di una nuova piazza col degrado intorno, quello stesso degrado che ha prodotto l’abbandono della piazza? Non mi convince il parlare di restyling senza averla mai pulita e curata in questi ultimi anni (eccezion fatta per il lodevole intervento degli scout). Non mi convince la rimozione dell’artistica fontana della sfera: sarebbe stato carino riproporla in chiave ancor più innovativa e moderna; e che ne sarà dell’artistico mosaico raffigurante lo stemma civico realizzato nel ’37? Verrà distrutto anch’esso? Non mi convince soprattutto la riduzione delle rarissime aree verdi a favore di aree desertiche».

Azione Civica per Milazzo apprezza l’intento di rigenerazione dell’area ma è scettica sul fatto che così potrà essere ripopolata senza un intervento culturale.

«Le intenzioni dell’intervento, per quanto sicuramente positive e dimostrative di una volontà di cambiamento che fino ad oggi a Milazzo è stata per lo più assente, pecca di superficialità, approssimazione o forse ingenuità –  sostiene il movimento – ma tutto questo sarà impossibile da creare finchè la visione di riqualificazione urbana coinciderà con quella estetica e morale di decoro urbano e non di spazio culturale. Sarà difficile per i giovani fare di “un non luogo” un polo per i propri interessi. Purtroppo non è sufficiente ripulire uno spazio per renderlo vivo, serve energia culturale, servono dispositivi in grado di attivare lo spazio, serve cura. Il progetto promette quindi anche la riqualificazione della vecchia stazione adiacente i cui termini restano però molti vaghi».

 

 

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Maria Luisa
Maria Luisa
2 anni fa

L’intervento è necessario. I dubbi sorgono. Come verrà realizzata, in quali tempi, e i costi!? Io un consiglio lo vorrei dare, sia estetico che economico: ripristinate le vecchie aiuole, piantate alberi, pavimentate e TENETE PULITO. La pulizia e’ il miglior progetto da realizzare!

Ommaiefatta
Ommaiefatta
2 anni fa

Si vabbè, mancu nte sogn na vota erunu genti cu ciriveddu ora sulu colombe ci sunnu, cioè senza ciriveddu , tutti bravi a paroli

pensieri
pensieri
2 anni fa

Stiamo parlando delle stesse persone che voglio fare il parcheggio multipiano all’entrata di milazzo..un pugno nell’occhio (e anche nelle parti basse) per chi entra in città..Come vedete è tutto collegato..non hanno idea del bello (e dell’utile).Dobbiamo dare appalti a qlche amico??che ci ha votato?

ridicoli
ridicoli
2 anni fa

ma secondo il progetto la gente dovrebbe sedersi lato strada, davanti al gommista? cosi si guarda la scena dei cambi gomme stile formula uno? è un progetto che non si allinea con il contesto, e nemmeno con lo stile della vecchia stazione (se un giorno verrà mai restaurata).

maria grazia
maria grazia
2 anni fa
Reply to  ridicoli

Hai ragione, cambio gomme e in contemporanea rifornimento carburante

Giuseppe
Giuseppe
2 anni fa

Sono d’accordissimo con Maria Grazia è proprio così bisogna solo riprendere l’esistente e abbellirlo con altro verde. Questo progetto è solo cemento. I milazzesi ogni tanto vanno ascoltati.