Dopo l’incontro tra il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, la deputazione di Forza Italia e i sindaci di Milazzo e San Filippo del Mela si discuterà del futuro della Raffineria di Milazzo anche il prossimo 17 febbraio al Ministero dello Sviluppo Economico. Prenderanno parte la vice ministra Todde, i sindacati e un rappresentante delle associazioni dei cittadini, oltre, naturalmente, alla promotrice dell’incontro, la sottosegretaria Barbara Floridia (Movimento 5 Stelle).

«Ho voluto che la Raffineria avesse la possibilità di spiegare le difficoltà che manifesta d’avere in virtù del decreto ma dovrà essere un confronto franco e dire cosa ha fatto fino ad oggi – ha spiegato l’onorevole Floridia –  Basta con il ricatto occupazionale.

E basta chiudere un occhio sull’ambiente. Sono due cose inconciliabili? No se si intraprende un percorso vero di riconversione o se si fanno i giusti investimenti». 

Al tavolo anche i sindacati. «Voglio che i lavoratori siano rappresentati e sappiano ciò che si dirà a quel tavolo perché sono quelli che rischiano di più – esorta Floridia –  Ma ho voluto anche una rappresentanza dei cittadini del comprensorio, perché si sappia che il faro di quel tavolo sarà sempre la tutela della salute e dell’ambiente. La politica deve dare gli strumenti per risolvere i problemi realmente. Senza ingannare nessuno. Alla luce del sole».

 

PROTESTA NELLA VALLE DEL MELA. «L’impatto ambientale prodotto dalla Raffineria supera i confini territoriali dei comuni di San Filippo del Mela e Milazzo e non è più accettabile e tollerabile che riunioni, incontri e decisioni che interessano l’intero territorio vengano prese da pochi, senza il coinvolgimento di chi subisce da decenni il pressante inquinamento industriale», ha commentato Angela Musumeci Bianchetti, consigliera comunale di Pace del Mela.

 

CONSIGLIO COMUNALE A SAN FILIPPO DEL MELA. Il sindaco di San Filippo del Mela ha chiesto a presidente del consiglio Valentino Colosi di indire un consiglio comunale aperto per discutere della questione Ram. Saranno invitati il sindaco di Milazzo, i vertici Ram, sindacati e parlamentari. Pino e Midili comunicheranno i dettagli dell’incontro avuto a Roma con il ministro Cingolani.

 

SICEM. Intanto continua la protesta degli operai della Sicem, la società mamertina dopo avere perso le commesse all’interno della Ram (è stata esclusa dall’albo fornitori) ha licenziato 150 operai che attendono quattro mesi di stipendio arretrato e la tredicesima (le somme sono state cedute ad un istituto bancario). Al posto della Sicem hanno vinto la gara triennale per la manutenzione meccanica e quella nei serbatoi tre aziende: Trio, Officina De Pasquale e Paresa. I sindacati hanno avviato un tavolo per fare applicare il patto d’area che prevede l’assunzione del personale che ha perso il lavoro. Secondo indiscrezioni gli operai saranno assorbiti a scaglioni in. base all reali esigenze delle imprese.

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gino
gino
2 anni fa

chiudete sto schifo subito

dunfries
dunfries
2 anni fa

veramente non mi pare che dice che chiude…anzi.
ma forse voi ne sapete di più.

Marty
Marty
2 anni fa

Grandiiiii
Chiudemu tuttuuuu

Onnep
Onnep
2 anni fa

Ci vogliono morti questi padani, morti di malattia e cassaintegrazione , ANDATE VIA E LASCIATE PULITO al resto ci pensiamo noi

Alex
Alex
2 anni fa

Devono investire non solo guadagnare.. se non riescono tolgano il disturbo..vedete il responso del comune di milazzo 30 % di morti in più…. è solo covid??