Raffineria di Milazzo, lavoratori Sicem ancora senza stipendio: il credito della società ceduto ad una banca 27 Gennaio 2022 Cronaca 3 Commenti Si conoscerà lunedì il destino dei lavoratori Sicem licenziati dall’azienda mamertina all’inizio dell’anno per la perdita delle commesse alla Raffineria di Milazzo. Il 31 gennaio, infatti, la Ram renderà pubblico il nome della società che si è aggiudicata la gara triennale per realizzare lavori meccanici all’interno degli impianti. Secondo una prassi legata al patto d’area siglato con i sindacati la forza lavoro dovrebbe transitare con la nuova ditta ma i venti di burrasca che attraversano contrada Mangiavacca dopo il rilascio della nuova Aia con limiti ambientali ancora più stringenti, non danno più tante certezze. Nel 2022, infatti, si prevedono significati tagli al budget degli investimenti e, inevitabilmente, questo si ripercuoterà nella forza lavoro di cui necessiteranno le ditte. Tra l’altro proprio oggi ai lavoratori Sicem è arrivata l’ennesima doccia fredda. La società ha ceduto l’intero pagamento delle sue prestazioni ad un istituto di credito locale (la banca, contestualmente, ha richiesto già il pagamento dell’importo ceduto) e non ha delegato la società petrolifera a pagare gli arretrati ai dipendenti che avanzano cinque mesi di stipendi come richiesto dalle forze sindacali e avvenuto con una tranche il mese scorso. UGL CHIMICI. Sulle tensioni relative alla Ram è intervenuta anche l’Ugl Chimici: «Lo scenario è cambiato. È finito il tempo nel quale il sistema autogenerava opportunità che era sufficiente cogliere – si legge in una nota – Siamo davanti a un processo complesso di trasformazioni che durerà anni, basta contrapposizioni. È indispensabile un coinvolgimento che vada dal settore privato, alle istituzioni, alla società civile, alle parti sociali, affinché la transizione energetica sia equa. Riteniamo, quindi, una buona notizia il nuovo tavolo tecnico, che si terrà a breve e al quale sono stati invitati i deputati nazionali del comprensorio». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 4.030 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT