Se non è un flop poco ci manca. A due mesi dall’avvio del servizio di parcheggi a pagamento nel centro di Milazzo gli incassi sono ben al di sotto delle aspettative. Secondo il bando pubblicato da Comune  il valore della gara della durata di un anno si aggirava sul milione 200 mila euro, praticamente 100 mila euro a mese di incassi. Ma la dura realtà è ben altra. E a farne le spese potrebbero essere i lavoratori che rischiano di essere più che dimezzati a partire dal prossimo mese.

Secondo le indiscrezioni che trapelano da Palazzo dell’Aquila i vertici della “Tc Italia Servizi” mercoledì scorso si sono recati al Comune pensando di incontrare il sindaco Pippo Midili ma si sono dovuti “accontentare” dei funzionari dell’ente a cui non hanno nascosto i loro malumori. A quanto pare gli incassi mensili sono meno del 50% rispetto a quelli previsti ed avrebbero richiesto la creazione di altri stalli e il prolungamento delle ore di sosta onerosa fino alle 2,30 nelle zone della movida. Di certo, ad oggi, gli imprenditori campani non hanno intenzione di gettare la spugna. Per contenere i costi che erano commisurati al valore della gara bandita, dunque, la soluzione tampone sarebbe quella di diminuire il costo principale legato ai dipendenti,  portando il numero dei controllori a meno di 10 (fino ad oggi sarebbero una quindicina le assunzioni di cui 13 ex Galileo). 

E’ indubbio che la partenza avvenuta il 13 agosto è stata infelice e un po’ improvvisata. Anche qui c’è uno scarica barile. Alcuni sostengono che l’amministrazione dopo avere annunciato in maniera improvvida la partenza delle strisce blu a Natale, poi in primavera e, successivamente, all’inizio dell’estate, non voleva fare l’ennesima figuraccia e dunque avrebbe “gradito” l’avvio del servizio. Altri, invece, sostengono che la società aveva 30 giorni di tempo dopo l’assegnazione della gara e gli uffici comunali hanno semplicemente applicato i termini di legge. Fatto sta che il servizio zoppica e a farne le spese sono i lavoratori. Ma cosa contestano gli utenti su social? Principalmente una tariffa esosa (1,20 euro) e l’impossibilità di ottenere il resto dai parcometri; nessuna possibilità di frazionare la prima ora; il surplus del 15% per chi utilizza le app come  Easy Parking; la scarsa comunicazione nella promozione di abbonamenti; l’impossibilità di pagare con bancomat e carta di credito.

DIETRO LE QUINTE. Carta vetrata e strisce blu. Ieri il sindaco Pippo Midli durante la relazione sul primo anno di amministrazione in aula consiliare aveva vantato come successo della sua amministrazione  le assunzioni degli ex lavoratori Galileo grazie alla ripartenza del servizio di parcheggio a pagamento. Ed ha bacchettato chi in passato aveva «tolto dalla bocca il pane a questi padri di famiglia». In sostanza, secondo Midili, chi contesta l’avvio dei parcheggi a pagamento «dovrebbe andare alla ferramenta Bonfiglio a comprare la carta vetrata da 0,5 e grattarsi ogni tanto la faccia. Almeno per un anno». 

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Pippo ruggeri
Pippo ruggeri
2 anni fa

Per ovviare ai mancati incassi la giunta comunale ha provveduto con le multe per parcheggio nei giorni festivi. In nessuna città viene pagato il parcheggio nei giorni festivi a milazzo con questo sindaco è stato possibile, naturalmente non abbiamo fortuna con gli amministratori scelti, di sicuro con il malcontento generale la prossima elezione tutta questa gente mediocre andrà a casa.

Peppe
Peppe
3 anni fa

Se licenza 10 persone il contratto si deve annullare. Sia coraggioso Sindaco non ceda al ricatto e pensi a come fare parcheggi fuori dalla città dove poter impegnare personale di custodia e gestire servizi. In città ZTL rigorosa e più piste ciclabili. Incoraggiare la mobilità alternativa. Sia coraggioso e Milazzo risplendera’ come merita.

Vibro Joe
Vibro Joe
3 anni fa

Oltre a improvvisata è fatta male. Non funziona la lettura delle carte che una recente sentenza ha detto che se non funziona si può pure non pagare. Poi è caro il prezzo… Non siamo a Milano e nemmeno a taormina. Terzo scandaloso che non si possa segnare la mezz’ora. Se uno deve comprare il pane solamente che fa paga 1,20? Quarta pecca non da resto. Se ne tornassero in Campania…

Last edited 3 anni fa by Vibro Joe
Cece
Cece
3 anni fa

Con lo stesso stipendio fategli ripulire strade, aiuole, giardini pubblici ecc.

Mariella
Mariella
3 anni fa

E del decoro urbano vogliamo parlare? Ah, già…prima esauriamo le scorte di carta vetrata, giusto! Oddio, la civica amministrazione potrebbe dare il buon esempio e iniziare a farlo al mattino, davanti allo specchio, e poi diffondere adeguata documentazione a mezzo social!