Una delegazione di dipendenti dell'Ipercoop Milazzo con la sindacalista Giselda CampoloIn vendita la rete Coop, a Milazzo 24 esuberi. Al Parco Corolla l’insegna continuerà ad essere operativa 3 Ottobre 2021 Cronaca 5 Commenti Duecentocinquantasei esuberi di cui 24 nell’ipermercato di Milazzo. Continuano le trattative tra i sindacati e il Gruppo Radenza che sta per formalizzare l’acquisto della rete vendita Coop in Sicilia, il marchio, infatti, da tempo ha deciso di lasciare l’isola con una gestione diretta dei punti vendita. Le insegne delle vari supermercati, però, manterranno la denominazione Coop tra cui quello del Parco Corolla (il gruppo attualmente gestisce il marchio Crai). Il primo ottobre si è svolto l’incontro regionale tra il Gruppo Radenza e i sindacati. Doveva essere l’occasione per approfondire i dettagli della operazione che ha in mente il Gruppo ragusano insieme ad Alleanza 3.0. prima del tavolo nazionale che si terrà il prossimo 11 ottobre ma la Filcams CGIL si dichiara insoddisfatta dai dati comunicati. Assente la discussione di merito della pianta organica prevista per ciascun punto vendita. Inesplorati eventuali elementi che possano portare nella direzione di una diminuzione dell’esubero presentato dal Gruppo in occasione del primo incontro. Si tratta di 830 lavoratori in Sicilia oltre ai 140 dell’indotto, con 256 esuberi dichiarati. «Non possiamo ricevere la comunicazione del dato dell’esubero come se fosse semplicemente il risultato numerico di un’operazione matematica – dichiara Giselda Campolo, segretaria generale della Filcams CGIL di Messina – Solo a Milazzo sono 24 persone, 24 famiglie e hanno diritto di sapere che tipo di vita faranno dal primo gennaio. Coop e Radenza sembrano determinate a fare la cessione della rete vendita entro il 31 dicembre prossimo ma tengono la discussione sul piano interlocutorio. Abbiamo chiesto con forza al tavolo che si entrasse nel merito soprattutto sul tema dell’esubero. Dobbiamo sapere cosa è considerato all’interno di quei numeri per avviare un ragionamento che possa ridurne l’entità e tutelare i livelli occupazionali e le attuali condizioni contrattuali. L’obiettivo è salvaguardare i salari e tutti i posti di lavoro e per farlo devono permetterci di entrare nel merito dell’operazione. Dicono di voler aprire un nuovo punto vendita nella provincia messinese tale da permettere di ricollocare alcuni lavoratori ma non ci è chiaro né in che zona né in che tempi e finché non avremo queste informazioni sarà impossibile valutare l’efficacia sul piano occupazionale di una simile soluzione. Bisogna costruire un percorso credibile». È necessario – continua Giselda Campolo – che Radenza delinei e condivida un percorso chiaro con un piano industriale solido, e un accordo quadro sul modello di relazioni sindacali che dia un futuro unico e certo a tutte le lavoratrici e i lavoratori in modo indiscriminato senza imporgli ulteriori sacrifici. Allo stesso modo da Coop ci aspettiamo una presa di responsabilità che la renda garante di questo percorso e della tutela occupazionale nel tempo. Auspichiamo che al prossimo incontro, l’undici ottobre, ci venga consegnata una proposta dettagliata e solida da poter sottoporre alla consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori. È la condizione propedeutica a qualunque eventuale accordo e senza la quale sarebbe impossibile proseguire un confronto sereno». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 14.545 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT