VIDEO. Anche quest’anno la festa di Santo Stefano non si è svolta. La statua del patrono di Milazzo non ha lasciato la chiesa Madre a causa delle norme anti-covid che hanno sospeso le processioni religiose. Per tre giorni si è celebrato il triduo culminato nel pomeriggio di domenica con la messa solenne di fronte alle autorità. Annullati i festeggiamenti civili che prevedevano le bancarelle in Marina Garibaldi e il concerto del cantante sul palco di fronte la chiesa di San Giacomo.

Che le bancarelle ormai da anni fossero più tollerate che apprezzate è un sentimento che accomuna tanti. Lo si è visto con l’allestimento delle due discutibili fiere estive che sembravano un’anticipazione della festa del patrono. Non solo erano un po’ tristi ma mal tollerate in quanto hanno cancellato la vista mare per settimane. La verità è che tolta l’atmosfera della festa quello che si ripete ogni anno la prima settimana di settembre è una anacronistica carovana di bancarelle, per lo più di alimentari e cianfrusaglie, su cui un po’ tutti chiudono un occhio sulla discutibile situazione igienica. Sono finiti i tempi in cui ci si stupiva delle novità come i pelapatate fantascientifici o scope “magiche”. Ci si fermava davanti alla bancarella che organizzavano aste o sorteggi in cui si  offrivano elettrodomestici e strumenti musicali a prezzi stracciati. Si mangiava la ciaurina fatta a vista e si facevano giri nelle giostre.

Come avevamo proposto l’anno scorso, gli uffici comunali preposti potrebbero approfittare di questa pausa per ridisegnare i festeggiamenti di Santo Stefano. Rivedere i criteri con cui assegnare gli spazi. L’importante è non toccare la vera star: il venditore di piatti. La reale attrattiva della festa di Santo Stefano, che incantava con i suoi racconti prima di sbattere le vettovaglie su un ripiano di lamiera. L’unico che veramente è mancato un po’ a tutti.

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Antonio
Antonio
3 anni fa

Mi dispiace per la festa di Santo Stefano, ma dei catanesi non sento la mancanza

ettore
ettore
3 anni fa

il venditore di ciaurina che impastava con il suo sputo,letteralmente,oggi come minimo con queste norme sarebbe da ergastolo…………..niente da fare…..altri tempi………altri bei tempi………..

Milazzese
Milazzese
3 anni fa

Si ridateci i venditori di piatti….ma soprattutto LA LIBERTA’ di tornare a vivere. Di poter guadarci negli occhi e regalarci un sorriso….grazie

Oratipassa
Oratipassa
3 anni fa

Spiegatemi come facevano a stare invece gli stand sul lungomare se le bancarelle sono vietate. Comprese le giostrine. Come al solito scelte discutibili e regole attuate a pene di cane. L’unica cosa positiva è meno lurdia, e sul fantomatico cantante ormai c’è sopra da anni una pietra tombale.

Ouou
Ouou
3 anni fa
Reply to  Oratipassa

Ci sono anche quelli che puliscono…o che pulivano la mattina per questo…altrimenti per cosa paghi? Per buttare la spazzatura?

Oratipassa
Oratipassa
3 anni fa
Reply to  Ouou

Gli zozzoni esistono per questo, tanto c’è sempre qualcun altro che pulisce. Bravo