LA CURIOSITA’. Un “Succiacapre” a Capo Milazzo. Come scrive sui social il biologo Carmelo Isgrò, fondatore del Mu.Ma (Museo del Mare) all’interno del Castello di Milazzo, si tratta di un avvistamento straordinario, importante per la biodiversità del territorio mamertino dove non si ricorda un simile “incontro”.  «Questa notte al Capo è stato soccorso questo giovane di Succiacapre (Caprimulgus europaeus)  dopo l’impatto con un’automobile – scrive Isgrò – Data la giovane età, è molto probabile che questo esemplare sia nato proprio a Capo Milazzo e ciò rappresenta un dato interessante perché non sono noti episodi di nidificazione in loco, dato anche l’elusivita’ e l’elevato mimetismo di questo animale che ne rendono molto difficile l’osservazione».

«E’  un uccello notturno – continua –  lo si può osservare al crepuscolo mentre si alimenta di insetti in volo con la bocca spalancata, o più facilmente ascoltare il particolare canto prolungato che ricorda un motorino. Purtroppo è una specie in decremento a causa della progressiva distruzione degli habitat, urbanizzazione e utilizzo di pesticidi che fanno diminuire le prede (insetti)».

L’uccello è stato trasferito al centro recupero della fauna selvatica di Messina, dove verrà sottoposto alle cure prima di tornare a volare.