La centrale A2A di San Filippo del Mela (FOTO OGGI MILAZZO)San Filippo del Mela, con il piano di riconversione A2a smantellerà i vecchi impianti e la ciminiera da 210 metri 26 Luglio 2021 Ambiente 8 Commenti La Commissione Valutazione impatto ambientale (Via) del Ministro della Transizione Ecologica ha recepito le osservazioni delle Associazioni ambientaliste della Valle del Mela, condivise anche dal Comune di Monforte San Giorgio, in merito alla necessità di “rottamare” gli impianti alimentata ad olio combustibile all’interno della Centrale Termoeletrica A2A appena questi saranno fermati per avviare la riconversione a metano. La Commissione, infatti, ha chiesto alla società di integrare il progetto di “Polo della transizione energetica e dell’economia circolare”, prevedendo un un piano di smantellamento e relativo cronoprogramma con tanto di modalità di dismissione di tutti i componenti da rimuovere o bonificare. A2A – che aveva già anticipato l’intento nel corso di un forum organizzato a Milazzo lo scorso 13 luglio – nella documentazione integrativa, ha dichiarato che procederà alla demolizione della ciminiera alta 210 metri, quella da 100 metri, delle due caldaie da 320 Mw e delle due caldaie da 160 Mw, con i relativi impianti collegati. Inoltre saranno bonificati e rimossi i serbatoi con gasolio e olio combustibile denso. «I tempi di smantellamento previsti dalla società sono abbastanza lunghi, prevedendo un piano globale della durata di 8 anni – dichiara peppe Maimone, presidente dell’associazione ambientalista Adasc – chiederemo al ministero di ridurre i tempi; questo rappresenta un risultato storico per la Valle del Mela, dal punto di vista ambientale, sanitario e paesaggistico». In realtà, il piano di riconversione da 450 milioni di euro è legato al rilascio delle autorizzazioni che daranno il via alle operazione di riconversione. A2A le attende dal 2019. Addirittura questo mese l’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente ha bocciato l’impianto Forsu inserito nel progetto di rigenerazione della centrale di contrada Archi che avrebbe consentito di lavorare 75 mila tonnellate annue di umido producendo biogas. «Non c’è piano B, se le autorizzazioni non arriveranno entro fine anno il progetto di riconversione in “Polo della transizione energetica e dell’economia circolare” potrebbe essere compromesso e il futuro degli impianti e della forza lavoro potrebbe essere tutt’altro che roseo», ha precisato durante il forum l’amministratore delegato d A2a Renato Mazzoncini, confermando che il progetto di realizzare un termovalorizzatore a San Filippo del Mela è definitivamente tramontato. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 5.020 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT