La querela del sindaco Midili ad Oggi Milazzo diventa un caso politico. Interviene anche l’Assostampa 3 Giugno 2021 Cronaca 12 Commenti La querela ad Oggi Milazzo anticipata con un comunicato stampa dal sindaco Pippo Midili è diventato un caso politico. Dalla maggioranza consiliare, alla Lega per Salvini ai movimenti che hanno partecipato alle passate amministrative come Adesso Milazzo e Azione Civica per Milazzo hanno preso tutti posizione, in molti casi stigmatizzando l’azione del primo cittadino che fra l’altro, risulta iscritto nell’albo dei giornalisti professionisti. A prendere posizione anche Assostampa Sicilia e Assostampa Messina con una nota ufficiale. Enorme anche l’affetto dei lettori e dei colleghi di altri giornali “concorrenti” che con messaggi privati, post e commenti pubblici sui social, in maniera spontanea, si sono stretti accanto alla nostra testata giornalistica che quest’anno spegnerà dieci candeline ed è sempre stata sempre in prima fila nel raccontare la cronaca cittadina e gli eventi più importanti. ASSOSTAMPA. “Nel giorno della mobilitazione nazionale in cui si chiede un patto con le istituzioni per il futuro dell’informazione – si legge in una nota di Assostampa Sicilia e Assostampa Messina – è singolare e sorprendente che il sindaco di Milazzo, collega giornalista, intervenga con queste modalità che sembrano voler intimidire non solo la redazione e gli autori dell’articolo ma anche tutti gli altri colleghi che svolgono il loro mestiere e che hanno diritto di cronaca e di critica rispetto a provvedimenti attuati dalla politica. Questo – aggiunge il sindacato dei giornalisti – avviene mentre da più parti si sottoscrivono appelli per tutelare i giornalisti dalle cosiddette “querele bavaglio” che sono diventate ormai una vera e propria emergenza democratica”. Assostampa Sicilia e Assostampa Messina, nell’esprimere solidarietà ai colleghi di Oggi Milazzo, proporranno la sottoscrizione di un protocollo di intesa con le istituzioni forensi, in particolare gli ordini forensi siciliani, affinché nelle more dell’approvazione della proposta di legge ferma in Senato, si mettano in atto delle buone pratiche a tutela dell’informazione libera. MAGGIORANZA CONSILIARE. I gruppi politici che sostengono Pippo Midili in aula consiliare hanno firmato un documento sottoscritto da Diventerà Bellissima, “Innamorato della mia città”, “Fare Milazzo”, “Insieme per Milazzo”, “Milazzo 2020”, Forza Italia, Fratelli d’Italia e “Città futura” e dal movimento “Alleanza per Milazzo”. «Questa Amministrazione comunale e questa maggioranza consiliare sono profondamente rispettosi del diritto di cronaca e non obiettano sul diritto di critica. Certamente non riconosciamo il diritto alle illazioni ed alle accuse di illegalità più o meno mascherate. Giusto esercitare il diritto alla difesa della reputazione personale e politica. Il programma di questa amministrazione e della maggioranza che la sostiene è chiaro sin da subito. Il lavoro che si sta svolgendo è abbastanza evidente e rimarca quanto promesso alla città in campagna elettorale. Fare pensare ad una volontà di attaccare qualcuno piuttosto che qualcun altro tra i commercianti o i cittadini appare assai grave e lesivo del comportamento lineare di chi governa questa città». AZIONE CIVICA PER MILAZZO. «Ancora una volta emerge la suscettibilità e l’intolleranza verso coloro, cittadini e/o stampa libera, che la pensano diversamente rispetto ai manovratori – scrive Azione Civica per Milazzo che alle passate amministrative ha sostenuto la sindacatura di Giovanni Utano – A nostro avviso l’articolo non è diffamatorio perché dire che non si farà l’isola pedonale estiva a seguito di una promessa elettorale non significa attribuire una condotta di penale rilevanza e/o diffamare il politico di turno posto che la promessa elettorale di per sé non è illecita, specie se con essa il candidato intenda assumere verso l’elettorato in genere l’impegno a fare una scelta per distinguersi da un competitore elettorale quale è l’ex sindaco. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Infine, tale querela del sindaco è a titolo personale? Chi pagherà le spese legali? Lui personalmente o verranno messe a carico dei cittadini?». ADESSO MILAZZO. «Il diritto di cronaca, l’espressione del dissenso e la dialettica democratica rappresentano principi cardine sui quali si regge il confronto di una comunità – scrive Adesso Milazzo che ha supportato la sindacatura di Adele Roselli – Ogni cittadino è libero di difendersi nel modo e nelle sedi che ritiene più opportuno, tuttavia avvertiamo un profondo senso di rammarico per il fatto che il Sindaco, giornalista di professione, utilizzi lo strumento della querela nei confronti di una testata giornalistica invece di ricorrere alla replica pubblica, ad un intervento in aula o ai tanti strumenti a disposizione di un primo cittadino. Non entriamo nel merito dei contenuti dell’articolo, ma prendiamo la palla al balzo per dire che a Milazzo non c’è informazione plurale, né giornalismo d’inchiesta quindi ci chiediamo cosa accadrebbe se questa prendesse piede. Il rischio di vedere ristretto il dibattito politico sui temi nevralgici della nostra città è alto, c’è una Milazzo che non ha votato la coalizione di governo e che ha il diritto di esprimere il proprio pensiero». LEGA PER SALVINI. «La stampa ha una funzione fondamentale per la tenuta della nostra democrazia e questo vale anche nella nostra Milazzo che ha bisogno di voci libere ed indipendenti che raccontino ai cittadini cosa accade nel palazzo, compresi i retroscena – esordisce una nota della Lega per Salvini che ha supportato il candidato sindaco Damiano Maisano – Sorprende che la querela sia stata presentata da un sindaco che, di professione fa proprio il giornalista e che da consigliere comunale e leader dell’opposizione è stato, nel recente passato, anche editore e direttore di una testata giornalistica utilizzata come una clava per attaccare sistematicamente un’amministrazione avversaria e per preparare la candidatura alla carica di primo cittadino. Solidarietà, quindi, a oggimilazzo.it e l’invito al suo direttore a proseguire con lo stesso entusiasmo e la stessa obiettività che, nel tempo, ne hanno fatto l’organo di informazione più letto». GRUPPO ITALIANO SINDACO. «Riteniamo che l’amministrazione comunale debba sempre e comunque dialogare con gli organi d’informazione – scrive Lorenzo Italiano, candidato a sindaco e attuale consigliere comunale a nome del suo gruppo – In questo difficile periodo che la nostra comunità sta attraversando, non c’è più spazio per le cattiverie, il tempo dei veleni deve finire. Questa nostra comunità ha purtroppo subito e vissuto le conseguenze di anni di veleno politico con scelte politiche che hanno eroso il midollo e l’ossatura del nostro comune. L’amministrazione deve quindi comprendere che, avere il 100% del consenso cittadino, è un’utopia. Ben vengano quindi le voci di dissenso, fondamentali in una democrazia. Auspichiamo al più presto un cambio di rotta da parte dell’amministrazione nei confronti della redazione di Oggi Milazzo, nella consapevolezza che la campagna elettorale è finita e bisogna sotterrare l’ascia di guerra». 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