Ristoratori Milazzo: «il silenzio dei politici è intollerabile. Giovedì scendiamo in piazza anche contro di loro» 10 Maggio 2021 Cronaca 8 Commenti Nessuna risposta. Nessuna soluzione da studiare insieme. Nessuna riunione per definire le regole della ripartenza. I ristoratori e i liberi professionisti milazzesi non ci stanno più. Sfiniti da quattordici mesi di chiusura alzano il tono della voce. «Siamo – precisano – contro il governo regionale, che non si è opposto a nessuna delle scelte ministeriali neanche all’ultima settimana di zona arancione nonostante un Rt basso e contro i politici regionali». Un grido di rabbia che nulla adesso può placare. E che prenderà forma giovedì 13 maggio, quando alle 11, scenderanno in piazza non solo per protestare ma per fare i nomi di chi in questi mesi ha solo scelto la strada del silenzio. Il loro urlo, questa volta, si sentirà forte e chiaro fino a quando non verrà aperto un dialogo per individuare una soluzione definitiva. La riapertura è ormai vicina e in un momento così delicato nulla può essere lasciato al caso. «E’ fondamentale – dicono – programmare tutto nei minimi dettagli per evitare nuove chiusure. Prima fra tutti – dicono – deve scendere in campo la Regione. Deve individuare e stanziare fondi per consentire una ripartenza migliore e definitiva. Attaccheremo tutti quelli che fino ad oggi non hanno fatto nulla per aiutarci». La manifestazione pacifica è in programma in via Marina Garibaldi nei pressi della statua “Luigi Rizzo”. Un’assemblea di protesta che coinvolga tutte le partite iva e i lavoratori colpiti dalla cattiva gestione pandemica ed economica siciliana. Ad essere colpiti non sono soltanto i settori di ristorazione, wedding, palestre e cultura ma l’intera economia locale. Non vanno, infatti, escluse le attività di abbigliamento, estetica, parrucchieria, spettacolo e intrattenimento. «Le persone coinvolte in questa crisi – scrivono i promotori della manifestazione – rappresentano una grande fetta della nostra società, che comprende famiglie, persone e giovani che stanno pagando un prezzo elevato con conseguenze permanenti in termini economici e sociali, dei quali nessuno ad oggi sembra preoccuparsi. E’ proprio per questo che non riteniamo adeguate le misure fino ad oggi prese da una classe politica troppo distante dai veri problemi dei territori in cui è stata eletta». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.830 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT