«Condividiamo e aderiamo all’appello lanciato dall’Ance Messina per chiedere la realizzazione del Ponte sullo Stretto, infrastruttura indispensabile per il rilancio della sviluppo economico di tutto il Mezzogiorno e del Paese».

Lo dicono, in una nota congiunta, il segretario regionale della Filca Cisl,Paolo D’Anca e il segretario di Messina, Pippo Famiano, che aggiungono: «La Sicilia ha bisogno di collegare i porti, gli aeroporti con le reti ferroviarie, di ripristinare le strade secondarie e di provvedere alla manutenzione e alla messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti ma riteniamo che non si può certamente distogliere l’attenzione sull’urgenza dell’inserimento della costruzione del Ponte sullo Stretto nell’agenda politica. Si tratta di un’opera strategica -continua la nota- su cui si discute ormai da troppo tempo, ma è arrivato il momento di dire basta ai proclami e agli slogan, bisogna passare ai fatti perché la realizzazione di questa infrastruttura non può essere di certo soltanto la bandiera di questo o quel governo,  discussa e ridiscussa solo ai fini di propaganda elettorale. Le infrastrutture non hanno colore politico ma servono a soddisfare i bisogni della collettività. Per questo ne ribadiamo l’importanza -aggiunge la nota- perché si favorirebbe il potenziamento delle reti viarie e ferroviarie oltre ad incentivare ed attrarre investimenti verso il mezzogiorno, annullando cosi’ il divario che esiste tra nord e sud. E’ essenziale che la politica dia la stessa priorità sia al ponte che alle altre infrastrutture per evitare che il ponte stesso rimanga un progetto solo sulla carta. Tra le opere essenziali, ricordiamo, il raddoppio ferroviario Messina-Catania appaltato pochi giorni fa per circa un miliardo di euro, il completamento della Nord-Sud Santo Stefano di Camastra/Gela, che rischia di rimanere un’incompiuta e quella della strada Patti-Taormina. La realizzazione del ponte rappresenta, inoltre, un’occasione di rilancio anche della prospettiva occupazionale di un settore come quello edile, in totale affanno in questo momento di crisi drammatica, aggravato dalla pandemia. Ci auguriamo -conclude la nota- che il nostro appello non resti invano e che la politica e gli organi competenti facciano la loro parte e si attivino immediatamente per non far cadere nel vuoto l’ennesima richiesta che viene non solo dal mondo edile ma dall’intera comunità, perché crediamo che tutti i siciliani coltivino la speranza di vedere finalmente la propria isola collegata al resto dell’Italia e dell’Europa».