La chiesa del Sacro CuoreFurto nella chiesa del Sacro Cuore: le sentenze del tribunale di Facebook che dividono Milazzo 21 Febbraio 2021 Il Commento 9 Commenti Settimo comandamento: non rubare. Partiamo da questo per tornare a parlare della vicenda che riguarda padre Dario Mostaccio, sacerdote della parrocchia del Sacro Cuore di Milazzo. Partiamo proprio dalla religione. E dalla Bibbia. Due sere fa il sacerdote di una delle chiese più popolate della città del Capo, ha pubblicato un video sui suoi canali social personali, la registrazione della telecamera interna della Chiesa. Le immagini fanno vedere un uomo che ruba i soldi custoditi nella cassette delle offerte. Un post, quello di padre Dario, accompagnato da un commento ironico. Nulla di più, voleva essere per lui, se non mettere in evidenza un reato che, come lui stesso dice, avrebbe potuto anche denunciare alle forze dell’ordine. Il video nel giro di poche ore ha invaso i social attirando persino la nostra attenzione giornalistica e quella di molte altre testate locali e scatenando, inevitabilmente, una serie di commenti contro e a favore del prete. Al centro delle polemiche la pubblicazione del video, per molti e in realtà inopportuna perché mette alla gogna un uomo che probabilmente, sul piano delle ipotesi, ha rubato per necessità. Però, ha rubato. Una cosa che anche in caso di bisogno non si fa. Non si giustifica. Non può essere accettata. Padre Dario ha rimosso il video. Quasi chiedendo scusa e precisando che la porta della sua parrocchia è aperta a tutti. Soprattutto a tutti quelli che hanno bisogno. In sintesi: “Bastava chiedere e avrebbe ottenuto”. Un messaggio per tutti e per il futuro. Sul sacedorte mamertino, però, le polemiche non si placano. Già al centro di numerose critiche legate alla tombolata di dicembre che ha fatto registrare un numero non trascurabile di contagi nel quartiere del Sacro Cuore, continua ad essere attaccato. A lui va sicuramente contestato la scelta di aver pubblicato il video. E a torto o ragione la polemica continua da due giorni tra chi attacca e chi difende padre Dario. 246 commenti e 95 condivisioni, sul nostro articolo, tracciano inesorabilmente quello che i social adesso sono in grado di generare. A partire, questo va detto, dalla decisione affrettata del prete, che per denunciare ha proprio utilizzato Facebook ed Instagram, per finire a chi nella casellina “commenta” di Facebook è capace di scrivere di tutto. Anche difendere un uomo che ha commesso un reato. E andare persino contro la religione. E la Bibbia. Rossana Franzone Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 11.090 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT