Nella prossima riunione di Comitato portuale si parlerà anche della questione che ha tenuto banco il mese scorso: la proposta di costituire un’Autorità portuale di Gioia Tauro- Messina. Il presidente De Simone infatti nonostante l’argomento sia stato per il momento rinviato a fine anno – ma i tempi potrebbero allungarsi – ritiene utile che i rappresentati della portualità si esprimano sul futuro assetto da dare al sistema di gestione dei porti di Messina e di Milazzo. Il sindaco Carmelo Pino – che ha subito bocciato la proposta con una dura nota diramata subito dopo ferragosto – ha così deciso di riunire tutti gli operatori del porto di Milazzo per fare il punto della situazione e raccogliere le varie “voci” per poi ufficializzare la posizione unitaria della città del Capo.

Pino con gli operatori portuali

Nell’aula consiliare si sono così ritrovati i rappresentanti delle agenzie marittime, la dogana, gli spedizionieri, la compagnia portuale, gli avvisatori marittimi ed i rappresentanti di “Mare Pulito”, “Nettunia”, del “Comitato porto di Milazzo” e degli autotrasportatori. Pino ha ricostruito tutte le varie fasi che hanno portato alla proposta dell’Autorità unica con Gioia Tauro e le ragioni della sua opposizione. “Si sbandiera come una “conquista” un mero “cambio” di asservimento di una realtà economica- territoriale siciliana (Autorità Portuale di Messina e Milazzo) ad un’Autorità Portuale anziché ad un’altra. Ha quindi fatto riferimento alla ripartizione del fondo destinato al finanziamento degli interventi di adeguamento dei porti alimentato su base annua, fatto su indicazione del MEF, dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che per il solo 2013 ha riservato ai porti di Messina e Milazzo la cifra di 8,37312 milioni di euro rispetto a quella prevista per Gioia Tauro di 0,29815 milioni, su un totale di tutti i porti italiani di 90 milioni. Dopo aver comunicato che anche il sindaco di San Filippo del Mela è sulle stesse posizioni di Milazzo, ha riferito sul “rapporto chiaro e proficuo con l’Autorità portuale che ha dato i suoi frutti nella fattiva predisposizione di una progettualità interessante per il nostro porto, che, infatti, ha visto decollare opere ferme da anni, realizzare infrastrutture e studi in corso di realizzazione, per ingenti investimenti futuri a beneficio del porto e della città tutta, con l’avvio della predisposizione di un piano portuale nuovo e all’avanguardia coi tempi. Grazie all’attuale presidente e al suo team, lo scalo di Milazzo ha ottenuto l’inserimento per la prima volta di molti progetti per la realizzazione di interventi infrastrutturali già nel Piano triennale delle opere pubbliche 2013/2015 che una volta attuati renderanno più funzionale l’intero sistema portuale locale. Con determinazione – ha concluso – siamo riusciti a ritagliare al nostro porto un ruolo che gli spettava, complementare a quello di Messina, senza rinunciare all’ambizione di crescere come scalo turistico connaturale alla vera vocazione della nostra città. A seguire gli interventi del comandante Mario Sciotto che ha rivendicato l’importanza del porto di Milazzo “che nel 2001 ha dovuto subire l’imposizione di Messina per giustificare l’istituzione di questa Autorità portuale” evidenziando l’importanza di tornare “scalo di interesse regionale”, dell’ex comandante Giovanni Florio e di Gaetano La Cava che ha ricostruito la storia degli ultimi 25 anni del porto, contestando la subalternità a Messina sia nella gestione delle infrastrutture che in alcune scelte” che hanno finito col ridimensionare le grandi potenzialità del bacino”. “Nel corso della mia prima legislatura mi sono opposto a diverse iniziative poi realizzate – ha concluso Pino – oggi non appena sarà possibile adottare il nuovo Prp, il nostro scalo potrà strategico assicurando nuove prospettive occupazionale”. Alla fine l’unanime condivisione da parte dei presenti del percorso avviato dal sindaco a difesa dell’attuale assetto gestionale del porto”.