Coronavirus a Milazzo, sono 110 le persone in “quarantena” fiduciaria 9 Marzo 2020 Cronaca 11 Commenti Sono centodieci le persone di Milazzo che in meno di 24 ore si sono autodenunciate e si sono messe in isolamento obbligatorio fiduciario poichè provenienti dalle zone rosse del Nord Italia o perché entrate in loro contatto nell’ambiente familiare. Nessuno di loro risulta positivo al Coronavirus ma si tratta di un provvedimento precauzionale. Prevalentemente sono studenti universitari o docenti che vivono fuori sede. Si tratta nello specifico di 71 moduli che comprendono non solo chi è rientrato a Milazzo ma pure i familiari che sono venuti a contatto facendo salire il numero a 110. Da ambienti comunali, però, si è venuto a conoscenza che i numeri, in realtà, dovrebbero essere più alti. Da domani chi non si è autodenunciato rischia una denuncia in procura da parte degli organi municipali preposti. La comunicazione al Comune di Milazzo potrà essere effettuata trasmettendo il MODULO (SCARICALO QUI) all’indirizzo di posta elettronica autoisolamento@comune.milazzo.me.it Ove fosse impossibile o particolarmente difficile procedere con la trasmissione a mezzo posta elettronica, si potrà dare comunicazione a mezzo SMS al numero telefonico 3534056298, scrivendo, nel testo del messaggio, la parola “autoisolamento”. Boom di iscrizioni, nelle ultime ore, anche al portale della Regione Siciliana per segnalare la propria provenienza dalle zone a rischio contagio del Nord Italia. Si è passati da 1.500 a 11mila registrazioni, effetto delle due ordinanze del governatore Nello Musumeci che hanno trasformato la facoltà in obbligo, per contenere il diffondersi del Coronavirus nell’Isola. Ma anche del suo appello rivolto ieri ai siciliani. “Registratevi e fate registrare gli altri – aveva scritto il presidente della Regione sulla propria pagina Facebook – se conoscete qualcuno. Può essere un modo importante per arginare i contagi, oltre che un gesto di buon senso e responsabilità verso tutti! Oltre che chiederti cosa può fare la Regione per te, vediamo quello che ognuno di noi può fare per gli altri. Più si registrano le persone che si muovono o si sono mosse a febbraio, più possiamo arginare i contagi!”. In base ai provvedimenti firmati ieri, è obbligatoria la quarantena per chi nelle ultime due settimane è stato nelle “zone rosse”. In particolare, i territori di provenienza coinvolti sono quelli inseriti nel decreto del presidente del Consiglio dei ministri: tutta la regione Lombardia e le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia, oltre alle zone a rischio epidemiologico, così come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità. “Tutti coloro che siano anche semplicemente transitati in tali aree devono comunicarlo al proprio Comune, al dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio o al proprio medico. E hanno l’obbligo, altresì, di: osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni dall’arrivo; divieto di contatti sociali, di spostamento e di viaggi; rimanere raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza. La registrazione va effettuata anche sul portale www.siciliacoronavirus.it Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 72.471 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT