Operai alla Raffineria di Milazzo (ARCHIVIO OGGI MILAZZO)Rischio blocco alla Raffineria di Milazzo, il coordinamento Rsu: «Non vogliamo essere esclusi dalle decisioni» 19 Febbraio 2020 Ambiente 8 Commenti Il coordinamento indotto della Raffineria di Milazzo (Cgil, Cisl, Uil) interviene nel dibattito sul futuro dell’azienda che sostiene di non potere rispettare i limiti di emissione imposti dal Ministero dell’ambiente a partire dal 2022. A sollevare la questione è stato il sindaco di Milazzo Giovanni Formica che ha scritto alla Regione chiedendo di valutare per tempo il problema che riguarda 2500 famiglie. Immediatamente si è riaperto l’annoso dibattito tra gli ambientalisti che chiedono il “diritto alla salute” e gli operai che chiedono altrettanto sacrosanto del lavoro. Il coordinamento rivolge un appello al buon senso «poiché si sta mettendo in discussione l’economia di una intera Provincia» e chiedono di «non essere esclusi ma partecipi ai tavoli che, già programmati, si susseguiranno in questi giorni, in particolare al tavolo che l’Assessore all’Ambiente». «Rivolgendoci a tutti coloro che si ritengono preoccupati e che giustamente rivendicano il diritto alla salute e alla salvaguardia dell’ambiente – scrive in una nota il coordinamento rsu – ci teniamo a precisare che tutti gli operai che vivono questa realtà lavorativa sono coinvolti e vigili affinchè tutte le attività svolte non rechino danni all’ambiente, e sono inoltre testimoni degli investimenti fatti negli anni per impianti e strumenti atti a migliorare le emissioni ed essere in regola con la normativa Nazionale. Per quanto riguarda le notizie che da qualche giorno si susseguono sulle testate giornalistiche, nello specifico la Legge Regionale Anti-inquinamento, teniamo a sottolineare che l’eccessiva rigorosità dei parametri previsti dalla stessa, in contrapposizione con le Direttive Europee, avrà una ricaduta sui livelli occupazionali e sull’economia dell’lnterland». Il coordinamento sostiene che «da tempo si sentono opinioni, attacchi diretti e indiretti da parte di associazioni ambientaliste, politici ” Disinteressati ” e cittadini spaventati, che a torto o ragione si occupano e si preoccupano dell’ambiente nel nostro territorio, concentrando le attenzioni unicamente sulla Raffineria di Milazzo. A nostro avviso – conclude la nota – è doveroso ascoltare la voce dei Rappresentanti dei Lavoratori dell’ Indotto Ram, che quotidianamente vivono questa realtà. Diciamo a tutte le parti interessate che non permetteremo a nessuno di strumentalizzare problematiche talmente importanti per i propri “scopi”». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 11.972 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT