Gozzi e BlandinaDuferco Energia investe a Giammoro: nasce Peaker, impianto di produzione energetica 31 Gennaio 2020 Ambiente 17 Commenti Un impianto a basso impatto ambientale, alimentato a gas naturale, per la produzione di energia elettrica a Pace del Mela. E’ stato presentato questa mattina, nella sala Consulta della Camera di commercio, l’impianto “Peaker”, un investimento di Duferco Energia. «Un progetto importante per la produzione energetica regionale – afferma il presidente dell’Ente camerale, Ivo Blandina – la forte crescita delle energie rinnovabili rende indispensabile lo sviluppo di impianti dedicati al bilanciamento della rete. E’ un investimento rilevante per l’intero tessuto produttivo della provincia messinese, con ricadute positive sul nostro territorio». Come illustrato dai rappresentanti del Gruppo Duferco, il progetto, che è stato sottoposto a tutte le procedure di valutazione dell’impatto ambientale, prevede la costruzione di un impianto OCGT (Open Cycle Gas Turbine) da circa 60 MW che produrrà energia tramite una turbina a gas aeroderivata, «una tecnologia – si legge». L’area prescelta per la realizzazione dell’impianto si trova a Giammoro, all’interno del sito industriale dove sorge il laminatoio travi e profilati di Duferdofin Nucor. Questo, come spiegato dai rappresentanti del Gruppo Duferco, «contribuisce a rendere praticamente nullo l’impatto sul territorio, essendo l’area di Giammoro già dotata di buona parte delle infrastrutture necessarie alla realizzazione di una centrale elettrica». L’installazione è quasi interamente fuori terra e non richiede opere di fondazione particolarmente importanti. La presenza di una connessione elettrica già installata non prevede, inoltre, alcun intervento di potenziamento». Le emissioni in atmosfera derivano dalla combustione di gas metano. I composti inquinanti generati e monitorati sono NOx, CO e NH3, ma, come chiarito dai rappresentanti del Gruppo Duferco, «tutte le scelte tecnologiche sono state orientate ad ottenere la massima efficienza e l’abbattimento delle emissioni, che rimangono ampiamente sotto i limiti consentiti dalla normativa. Per la natura stessa del combustibile utilizzato e la tecnologia di conversione impiegata, le polveri sono assolutamente trascurabili, così come non sono previste emissioni diffuse». «Attraverso questo investimento – commenta Antonio Gozzi, presidente di Duferco Italia Holding – vogliamo dare un contributo concreto al bilanciamento della rete elettrica regionale garantendone la sicurezza e la sostenibilità. Grazie all’utilizzo delle migliori tecnologie sul mercato, l’impianto consentirà, infatti, di fornire servizi di regolazione della rete nel pieno rispetto dell’ambiente e del territorio siciliano». Una volta in funzione, l’impianto verrà gestito in accordo alle esigenze del gestore della rete, il quale potrà richiedere l’entrata in esercizio dell’impianto in qualsiasi momento e per il numero di ore necessario a coprire gli eventuali sbilanciamenti tra domanda e offerta. Sarà per cui garantita una operabilità 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ma le ore di lavoro stimate si attestano intorno alle 750-1300 l’anno. L’INTERVENTO DELLA CISAL. All’incontro il Segretario Generale della CISAL di Messina, Santino Paladino, ha espresso apprezzamento per il «metodo di condivisione adottato dall’azienda che va nella direzione di aprire a tutti gli stakeholder una partecipazione consapevole e soprattutto a sgombrare il campo dai possibili dubbi su sicurezza ed impatto ambientale, sempre latenti in un territorio fin troppo violentato da un disordinato sviluppo industriale». Nel merito la CISAL reputa l’investimento programmato (30 milioni di euro) «certamente idoneo a garantire al territorio ed alle realtà produttive un necessario bilanciamento delle fonti rinnovabili utilizzate per la produzione di energia elettrica». La CISAL ha infine sottolineato la necessità che amministrazioni ed enti locali accompagnino e supportino, con la tempestività di adozione dei provvedimenti di competenza, un progetto che, «se realizzato, potrà anche rappresentare un piccolo contributo dal punto di vista occupazionale». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 9.939 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT