Europee, dopo il flop Marano (Verdi) attacca Legambiente 27 Maggio 2014 Cronaca I Verdi di Milazzo non ci stanno a perdere. Dopo il magro risultato ottenuto alle elezioni Europee di domenica scorsa, il consigliere comunale decaduto, Peppe Marano, attacca Legambiente regionale, rea di avere “tradito” il progetto. A Milazzo il partito ambientalista ha raccolto appena 100 voti (il Pd ha superato quota 4000). Nel corso della campagna elettorale Marano, assieme a Silvana Giglione e Fabio Granata, era salito sul palco di Piazza Caio Dulio sottolineando la problematica ambientale e lanciando una crociata contro le industrie del territorio già avviata – a loro dire – con decine e decine di richieste di risarcimento danni a firma di altretanti cittadini nei confronti di coloro che inquinano il territorio. Questo il comunicato stampa a firma di Giuseppe Marano: peppe Marano «Adesso è anche il momento di fare una durissima analisi sul nuovo progetto Italiano green – scrive Marano – In Sicilia il progetto Politico Green Italia all’interno del contesto Verdi Europei, a mio parere non ha funzionato perché Legambiente regionale ha tradito le aspettative elettorali, difatti le preferenze espresse da Ferrante (per non menzionare quelle di dalla Seta in altro collegio) sostenuto dal presidente Mimmo Fontana, la dicono lunga sulla loro volontà di voto. Evidentemente nelle cabine elettorali avranno dato il loro consenso al PD o peggio ancora al nuovo centro destra, d’altronde anche per loro stessa ammissione giorno 8 aprile in una conferenza stampa tenutasi a Milazzo “Hanno dichiarato che con i loro uomini sono presenti in diverse amministrazioni di destra e di sinistra e che intendono fare politica dal basso”. Noi di Milazzo in questa campagna elettorale non abbiamo mai visto il simbolo di Legambiente a sostegno dei candidati che ci mettevano la faccia e il cuore, evidentemente avevano altro da fare. Inoltre mi risulta che il dossier presentato a Milazzo dove si evince che l’aria, il suolo, il sottosuolo e le falde acquifere è tutto inquinato da prodotti petroliferi della Raffineria e della centrale Edipower, non sia stato ancora portato dai magistrati. Legambiente nazionale dia dimostrazione di essere una associazione che sta accanto ai cittadini e non ai poteri politici forti e industriali e faccia 2 cose: 1) Denunci immediatamente le istruttorie elaborate dei dossier dei siti industriali inquinati di Milazzo, Gela e Priolo nelle procure. 2) Ritiri immediatamente l’assessore all’ambiente Salvatore Gitto dal comune di Milazzo per non rendersi complice politicamente di un disastro ambientale e sanitario annunciato dopo che sono emersi i dati drammatici del terzo rapporto sentieri dal sottoscritto denunciato anche nell’ultimo comizio. Se queste cose non dovessero avvenire in tempi brevissimi, come Verdi prenderemo le nostre decisioni». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 1.553 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT