L’esposizione dedicata a Luigi Rizzo lascia il Molo Marullo per trasferirsi in locali più ampi del castello di Milazzo. Una mattinata di polemiche sui social e anche sui siti web in merito alla lettera inviata dal Comune alla società milazzese di Storia patria per la riconsegna del locale del molo Marullo, concesso due anni addietro per realizzare uno spazio espositivo in omaggio a Luigi Rizzo.
Al centro della protesta l’ipotesi di sottrarre all’Eroe milazzese quello che dovrebbe essere uno spazio dovuto. Probabilmente anche colpa di una lettera inviata dal comune alla Società Milazzese di Storia Patria a firma dell’ingegnere Tommaso La Malfa, responsabile dell’ufficio tecnico comunale, scritta in “burocratese”. Termini meno perentori e l’accenno al trasferimento al castello di certo avrebbero evitato non poche polemiche all’indirizzo dell’amministrazione. 

Il sindaco Giovanni Formica, destinatario anche di una lettera del presidente di “Storia patria”, Massimo Tricamo ha, così, voluto chiarire la situazione, inviando allo stesso Tricamo una lettera  nel quale sostanzialmente si puntualizza che non c’era alcuna attività repressiva ma che anzi tale esposizione sarà realizzata all’interno del Castello.

Il primo cittadino ricorda che «nel 2017, in occasione del centenario della Grande Guerra ed in vista delle celebrazioni legate alla consegna della bandiera di combattimento alla fregata Rizzo, l’Amministrazione accolse favorevolmente la proposta di realizzare uno spazio espositivo in un immobile di proprietà comunale posto alla radice del Molo Marullo. Ciò nonostante perplessità in relazione alla dimensione assai ridotta dei locali individuati; perplessità che furono superate proprio in ragione della condivisa opportunità di costruire un evento che si articolasse in più offerte culturali, il più possibile concentrate in un ambito contenuto. Essendo il termine concordato (due anni) ormai spirato, non può stupirti il fatto che il Dirigente del competente ufficio abbia richiesto la restituzione del bene. Quanto ai tempi dell’adempimento, ti assicuro che nessuno vorrà operare uno sgombero forzato».
Quindi, dopo un passaggio relativo a polemiche scaturenti spesso sui social e la sottolineatura che “la mia Amministrazione, tra le molte che si sono succedute nel tempo, è certamente quella che, anche grazie ad una congiuntura favorevole, maggiormente ha promosso il ricordo delle gesta di Luigi Rizzo, contribuendo a restituirlo alla memoria dei milazzesi ed in particolare dei più giovani”, la comunicazione del cambio di sede.
«Come già partecipato alla famiglia dell’eroe ­ sottolinea ancora Formica – dopo attente valutazioni, già da qualche mese è maturato l’intendimento di trasferire l’allestimento all’interno della città fortificata ed in particolare negli ambienti del mastio. Ciò in quanto, nonostante lo sforzo meritorio dell’associazione di Storia Patria, l’esposizione è stata ed è fruibile soltanto per poche ore a settimana, con il risultato che nel tempo molti visitatori, soprattutto turisti, hanno manifestato disappunto nei confronti del Comune, il cui logo è stampigliato nei banner promozionali, per l’impossibilità di godere della mostra. Viceversa, una collocazione all’interno della cittadella, oltre ad essere maggiormente consona alla caratura di Luigi Rizzo, consentirà una fruizione piena, essendo il bene monumentale costantemente presidiato. Oltretutto, la recente apertura del cosiddetto “museo del mare” ha portato all’interno del nostro castello molti giovani e giovanissimi ed altri ne porterà nei mesi ed anni a venire, sicché offrire alle giovani generazioni la possibilità di conoscere più e meglio la vita e le gesta di un eroe milazzese, appare operazione opportuna ed utile soprattutto alla formazione degli studenti.  In ogni caso, della volontà di integrare e diversificare l’offerta culturale negli spazi del monumento cittadino più importante era stata data a te formale notizia dall’assessore Presti e io stesso, in uno scambio di messaggi privati, ti avevo manifestato che in tempi brevi avremmo promosso alcune iniziative‚.

A chiedere di trovare una soluzione era stato anche il deputato Antonio Catalfamo (Fratelli d’Italia) . «Il Museo su Luigi Rizzo a Milazzo è divenuto in questi anni un esempio produttivo di proposta culturale “dal basso” partita grazie ai volontari di Storia Patria che dobbiamo ringraziare insieme ai ragazzi dell’Istituto Nautico. Resto stupito rispetto la lettera del dirigente comunale La Malfa di voler sospendere questa mostra», aveva scritto prima della presa di posizione del sindaco Formica.

 

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MATTEO
5 anni fa

L’UNICA COSA DA FARE SAREBBE,,VISTO CHE LUIGI RIZZO E UN CASO NAZIONALE,,CHIEDERE UN CONTRIBUTO DIRETTAMENTE AL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE PER IL RESTAURO DELL’ASILO CALCAGNO-QUELLO SAREBBE IL POSTO IDEALE PER UN MUSEO DEDICATO ALL’AMMIRAGLIO CIOE’ VACCARELLA IL POSTO TANTO AMATO DA LUI,,QUINDI AL MOMENTO LASCIARE IL MINI MUSEO AL MOLO MARULLO IN ATTESA DELLA RISTRUTTURAZIONE DELL’ASILO CALCAG

Salvo
Salvo
5 anni fa

ma che bravo questo sindaco, ma che buono questo sindaco , ma che bello questo sindaco.

nicola
nicola
5 anni fa
Reply to  Salvo

spero sia ironico…..

Francesco
Francesco
5 anni fa

Strano che adesso nessuno inveisca contro l’amministrazione e il sindaco. Dove siete finiti?

Milazzese
Milazzese
5 anni fa

Che figura di m… ha fatto lo storico… Questa volta non c’è riuscito a fare la vittima. Complimenti all’amministrazione che ha voluto valorizzare ulteriormente la figura dell’eroe milazzese. Purtroppo la cultura è sempre più politicizzata e la critica da parte di soggetti colti è sempre più pressante con le elezioni alle porte…