Il Tribunale del Riesame di Messina  ha disposto il dissequestro dell’Impianto di depurazione a servizio del mattatoio comunale di Barcellona gestito dalla Caruso Impex Srl, ordinandone l’immediata restituzione all’avente diritto.

 I Giudici messinesi hanno integralmente accolto il ricorso presentato dagli avvocati Pinuccio Calabrò e Fabio Marchetta, difensori della società, annullando il decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip presso il Tribunale di Barcellona su richiesta della locale Procura. E’ stata dimostrata l’insussistenza di concreti elementi di prova per entrambi i reati originariamente contestati.

Il provvedimento, eseguito lo scorso 1 ottobre 2019, era stato richiesto ed emesso in esito ad articolate indagini della Guardia di Finanza e dell’Arpa. La procura contestava alla Impex Srl di aver violato l’art 137 del “Codice dell’ambiente” procurando l’immissione di agenti chimici dannosi (quali l’azoto nitroso) nell’atmosfera e nella pubblica fognatura, mediante il trattamento delle acque reflue (di risulta dall’attività di macellazione), nonché la violazione dell’art. 674 del codice penale, per aver causato la diffusione di odori molesti nelle zone circostanti l’impianto. Il tutto sulla scorta di un presunto mal funzionamento del depuratore. 

I legali della società sono invece riusciti a dimostrare, anche grazie ad una complessa perizia chimica, nonché attraverso il riferimento ad attualissime pronunce della Suprema Corte di Cassazione in tema di reati ambientali, come la sostanza di cui si contestava l’immissione oltre la soglia consentita, non rientrasse assolutamente in quelle “proibite” dalla tabella 5 dell’art. 137 del Codice dell’ambiente.

La stessa sostanza chimica, peraltro, risulta essere assolutamente inodore, così da non poter certo ritenersi foriera di miasmi intollerabili: il Tribunale del Riesame ha infatti statuito che non sussistono gravi indizi neppure con riferimento all’ulteriore reato di immissioni olfattive moleste, pure contestato dai pubblici ministeri al titolare della società.

In sede di riesame infatti, i legali hanno dimostrato come l’impianto gestito dalla Caruso Impex Srl sia munito di tutte le autorizzazioni prescritte per l’esercizio della propria attività, nel pieno rispetto della normativa di settore, così il Tribunale ha escluso anche la sussistenza di elementi indizianti circa l’immissioni odorifere eccedenti la soglia della “normale tollerabilità” nelle zone adiacenti lo stabilimento, che ha già ripreso a funzionare a pieno regime.