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Ha destato non poche perplessità tra i fedeli mamertini la nomina del vescovo di Milazzo da parte di Papa Francesco. Venerdì scorso alla cerimonia di ordinazione di mons. Paolo Borgia, 53 anni, di Manfredonia,  hanno partecipato in Vaticano il sindaco Giovanni Formica e l’assessore Pierpaolo Ruello, in rappresentanza della città. Nella breve intervista Ruello spiega  cosa significa la nomina e qual è lo scopo.

Il tutto nasce da una realtà storica. Milazzo fu sede vescovile attestata nel VII secolo. L’antica diocesi Joannes episcopus ecclesiae Mylanae provinciae Siciliae prese parte al concilio romano indetto da papa Agatone il 27 marzo 680 per confermare la condanna dell’eresia monotelita. 

Dal 2018 quella di Milazzo è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; l’attuale arcivescovo, titolo personale, titolare è Paolo Borgia. Fino ad oggi ha ricoperto la carica di assessore per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, affidandogli allo stesso tempo l’ufficio di Nunzio Apostolico.