LICEO IMPALLOMENI. La primavera quest’anno, oltre ai suoi tepori stagionali, ci ha regalato un fiore biondo e fresco che ha saputo resistere ai freddi venti del nord. La novità ha un nome: Greta Thumberg. Adolescente, quindicenne, studentessa, bionda e famosa: sembrerebbe appartenere ad un vecchio clichè rivisitato, ma non è certo così. Aggiungiamo ai suoi molti attributi quello di attivista. Pioniera dello sviluppo sostenibile, e contro il cambiamento climatico, ha svolto un ruolo importante, non solo nella sua Svezia, ma nel mondo intero. Greta, per mesi, ogni venerdì, ha manifestato davanti al Riksdag a Stoccolma con lo slogan “Skolstrejk For Klimatet” ovvero “sciopero scolastico per il clima”. La ragazza è riuscita a mobilitare una rete mondiale di sostenitori, coetanei e non, per la salute della Terra.

Lo scorso 15 marzo, gli studenti di 123 Paesi sono scesi in piazza a manifestare per il clima seguendo l’appello di Greta.

In Italia vi è stata una grandissima partecipazione che ha riguardato studenti di ogni ordine e grado.

Certo, fino a poco tempo fa questa “specie” era ancora sconosciuta, mai si sarebbe pensato che una ragazzina dall’aspetto quasi diafano sarebbe riuscita, da sola, forte delle sue motivazioni, a farsi ascoltare e seguire da così tante persone. L’aspetto più straordinario è il grande legame che si è creato all’interno della “squadra”, infatti tutti i giovani manifestanti sono accomunati da uno spirito di solidarietà e divertimento, in cui ognuno è a perseguire un obiettivo comune e a farlo insieme: questa è la vera essenza di una squadra.

Noi studenti del polo liceale G.B. Impallomeni, nel nostro piccolo, vogliamo far sentire la nostra voce ricordando alcune delle accortezze, apparentemente semplici, che potremmo e dovremmo attuare tutti per il bene comune: Evitare l’uso delle automobili perché più inquinanti e preferire i mezzi pubblici, il car sarin e la bicicletta. Ridurre il consumo di carta. Così facendo si riesce a preservare gli alberi (più di metà nel mondo vengono abbattuti per produrre la carta) ma si risparmia una quantità enorme di acqua. Inoltre è necessario il corretto riciclo e l’uso di carta riciclata. Utilizzare l’acqua in maniera consapevole, ad esempio abbreviando le docce. Se le cose non cambiano, entro il 2050 ben cinque miliardi di persone soffriranno per la mancanza di acqua. Produrre meno spazzatura e cercare il più possibile di riciclare. Preferire bottiglie riutilizzabili. Ad oggi si producono 300 milioni di tonnellate di plastica l’anno. Una cifra enorme e preoccupante, anche perché metà della quale è usa e getta. Ogni anno 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani.

Fa ben sperare che una ragazzina sia riuscita a sensibilizzare in questo modo così tanta gente. E’ un segnale che c’è ancora speranza per questo pianeta.

TULLIA LIPARI e ESTER PERANTONI IA L