La seduta di ieri sera dedicata ai precari (FOTO OGGI MILAZZO)Assunzioni al Comune di Milazzo, cadono i divieti e i “precari” possono tirare un sospiro di sollievo 10 Aprile 2019 Cronaca 10 Commenti Il sindaco Giovanni Formica ha reso noto che oggi la Camera dei Deputati, in sede di conversione del decreto concretezza, ha votato un emendamento con il quale si rimuovono una serie di divieti di assunzione nei comuni e nelle Città Metropolitane. Formica lo aveva già anticipato ieri nella seduta aperta di Consiglio comunale a cui hanno preso parte i precari comunali e sindacaisti. «In particolare, per quanto di nostro interesse – sottolinea il primo cittadino – salta l’obbligo di approvare tutti i bilanci per potere procedere al reclutamento di personale. Una prima straordinaria vittoria che premia la serietà, la tenacia e la competenza espresse dal nostro ente. Con il Segretario Generale da mesi avevamo avviato una fitta interlocuzione con parlamentari e membri del governo e, anche grazie alla collaborazione di altri Sindaci di comuni dissestati, siamo riusciti ad ottenere il risultato sperato. A differenza degli orientamenti espressi inizialmente è prevalso il buon senso e la possibilità di assunzione riguarda anche i processi di stabilizzazione. A questo punto – continua Formica – il percorso per la normalizzazione del Comune di Milazzo è sempre più alla portata. Se, come ci auguriamo, il testo della legge non sarà modificato al Senato, presto avremo la possibilità di affrontare e risolvere il tema del precariato storico e di dotare la nostra struttura di un ragioniere generale, del personale della Polizia Municipale, dei tecnici, insomma di tutte quelle figure la cui assenza si riverbera pesantemente sui milazzesi». Le complesse problematiche inerenti la stabilizzazione dei lavoratori precari dell’Ente sono state al centro di un intenso dibattito che ha impegnato i lavori d’aula per diverse ore con apporto di alcuni consiglieri comunali, di sindacalisti, del sindaco Giovanni Formica e della segretaria Riva. Dato per scontato il lavoro svolto dai precari all’interno del Comune, da più parti è stato posto in evidenza come la loro mancata stabilizzazione non farebbe altro che determinare la paralisi dei servizi comunali. Da qui la ravvisata necessità di individuare strategie –come ha detto Francesco Alesci – per avviare il necessario iter per la loro stabilizzazione, come del resto è ormai un loro diritto consolidato. Lo stesso ha ritenuto che sia utile rappresentare le varie criticità dell’Ente in sede di un incontro ministeriale, al solo fine di risolvere il problema. Importanti anche i contributi offerti da Alessandro Oliva, Santi Saraò, Gaetano Nanì e Antonio Foti i quali hanno ribadito la necessità di tracciare un percorso, come consiglio comunale, amministrazione ed organizzazioni sindacali, per uscire dal precariato. Per Giuseppe Midili la chiarezza può soltanto venire da un incontro a Roma, in sede ministeriale, perché la politica –ha detto- deve assumersi le proprie responsabilità e prendere una decisione chiara ed inequivocabile che porti a soluzione il problema della città di Milazzo. Della complessità della situazione ha parlato anche il sindaco Formica, sostenendo però che l’amministrazione ha le idee chiare e che l’attività non si è mai fermata, pur ritenendo che il tema propone soluzioni politiche. Ancora Formica ha riferito di novità che vanno in direzione della positiva soluzione del problema, ed è importante, tenuto conto che ci sono esigenze per la stabilizzazione dei precari per il corretto funzionamento dell’Ente, soluzione alla quale va incontro una recente normativa, se non sarà impugnata, che consente ciò. Infine Formica ha ribadito la necessità di poter disporre dei bilanci, questione che è stata posta anche in altri interventi. I rappresentanti sindacali che sono intervenuti nel dibattito hanno ravvisata comunque la necessità di pervenire a confronti con l’amministrazione per cercare soluzioni al problema, anche alla luce del nuovo quadro normativo che si è venuto a delineare. In chiusura Franco Otera –rappresentante della Rsu-, partendo dal presupposto che senza l’apporto dei precari il Comune sarà destinato inevitabilmente a chiudere, ha dimostrato che nel Comune ci sono margini importanti per procedere alle assunzioni nel 2020. Partendo infatti dalla dotazione di personale ( 218 dipendenti) ha riferito che ad oggi il personale a tempo indeterminato in servizio è di 146, numero destinato a scendere con ben 30 pensionamenti nel giro di poco più di un anno. Il Comune dunque – ha concluso Otera – nel maggio 2020 avrà a disposizione, salvo ulteriori aggiunte ben 102 posti per stabilizzare i contrattisti e assumere anche dall’esterno (almeno 30 posti) tramite concorso pubblico dando così serenità ai lavoratori ma anche opportunità ai giovani e al tempo stesso restituendo piena funzionalità all’intero apparato burocratico. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 8.510 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT