Milazzo, l’ex senatore Nania rilancia Alleanza Nazionale 21 Dicembre 2013 Cronaca L’ex senatore Mimmo Nania rilancia Alleanza Nazionale. Domani, domenica 22 dicembre, alle 17,30, alla sala Diana è previsto un incontro – conversazione con Nania per tentare di riprendere un percorso politico con gli esponenti e gli elettori del centrodestra mamertino, orfani del partito che scomparve dopo la fusione nel Pdl. Nania con il movimento “Insieme per An” (sul simbolo di An ancora c’è uno scontro con i “cugini di “Fratelli d’Italia”), cercherà di riconquistare gli ex consiglieri comunali e assessori che nel tempo hanno fatto altre scelte: dall’ex presidente del consiglio Saro Pergolizzi a Damiano Maisano. Ad essere invitati anche Francesco Alesci, Rosaria De Luca. Tra i più convinti sostenitori del progetto il giovane Italo Magistri e l’ex assessore provinciale Maria Rosaria Cusumano. ”Siamo i promotori del Movimento per Alleanza Nazionale – spiega Magistri – e il nostro obiettivo e quello di ricreare una piattaforma politica che possa riunire tutte le anime della destra italiana.Vogliamo ridare una casa ai tanti milioni di uomini e donne di destra che oggi si sentono smarriti e che con forza ci chiedono di riaccendere quella fiamma che e’ stata per decenni fonte di orgoglio e di speranza per una intera comunita’ umana e politica.Ripartiamo da Alleanza Nazionale,ma e’ lungi da noi fare qualsiasi operazione “revival” o per dirla meglio “minestra riscaldata” che risulta indigesta e che non figura nel nostro menu’.La nuova An sara’ rinnovata negli uomini e nei contenuti,sara’ un baluardo a difesa dei valori tradizionali della destra italiana,una destra sociale e nazionale,da sempre vicina al popolo,da sempre vicina al cuore del paese,sara’ la casa di tutti coloro che non hanno bisogno del prefisso centro per sentirsi di destra”. Maria Rosaria Cusumano si sofferma sui fatti locali. “Insieme ai promotori milazzesi del movimento insieme per AN” abbiamo voluto organizzare la prima presentazione ufficiale del movimento a Milazzo perché è in questa città che e’ stata inferta una ferita alla democrazia e alla sovranità popolare – dice – perchè, fatto unico nella storia, per la prima volta un organo consiliare viene mandato a casa solo perché i consiglieri volevano difendere la loro citta’ oltre che dal marchio del fallimento , da tutte quelle gravi conseguenze che sarebbero ricadute sui cittadini in un periodo cosi difficile. È i risultati infatti si stanno vedendo e pagando caramente”. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 1.745 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT