Milazzo, il Tar si esprimerà ad ottobre sulla legittimità dell’ampliamento del Parco Corolla 15 Febbraio 2019 Cronaca 5 Commenti E’ stata fissata ad ottobre l’udienza di merito al Tar di Catania sul ricorso del Gruppo Franza contro l’ampliamento del Parco Corolla. Ieri si è svolto il primo confronto in aula in cui si sarebbe dovuto decide sulla richiesta di sospensiva presentata dalla holding messinese ma, a sorpresa, i legali hanno cambiato strategia e chiesto al giudice direttamente una sentenza di merito. I lavori di ampliamento del parco commerciale più grande della provincia di Messna, dunque, vanno avanti regolarmente. Sono già arrivati quasi all’80% e l’inaugurazione è prevista in primavera inoltrata. Nel mirino del gruppo Franza vi sono i Comuni di Milazzo e di San Filippo del Mela, l’Irsap e la Regione Sicilia (assessorati al Territorio, alle attività produttive e al turismo) oltre alla società “Corolla srl”. Nel ricorso, a firma degli avvocati Gianfranco Scoglio e Giovanni Gulino per conto del Gruppo messinese rappresentato dall’ingegnere Vincenzo Franza si legge che «l’ampliamento del Parco Corolla con la realizzazione di 20 nuovi esercizi di vicinato, sette sale cinematografiche e una media struttura di vendita non consentirebbe più alla ricorrente – si legge – lo sviluppo della propria attività imprenditoriale regolarmente autorizzata e per la quale si attende da ben sei anni dal Comune di Milazzo i permessi edilizi necessari nonostante la conclusione del procedimento e la sottoscrizione della relativa convenzione edilizia (agosto 2012)». Il Gruppo Franza da un decennio ha un progetto che prevede la realizzazione di un’area commerciale all’interno della ex Montecatini (a ridosso della vecchia stazione ferroviaria) che prevede anche la realizzazione di una multisala cinematografica, quella che oggi sta realizzando il Corolla, ma non si è mai concretizzato poichè il Comune di Milazzo non ha mai rilasciato le relative autorizzazioni. Il problema era legato principalmente all’esproprio di terreni di proprietà di Rfi. La questione è finita dinnanzi ai tribunali amministrativi. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 8.381 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT