PACE DEL MELA. La Scuola Primaria “Don Bosco” non è sicura. L’edificio non può essere ritenuto idoneo a sopportare le forze indotte da un eventuale sisma e va immediatamente chiusa. Con questa motivazione il sindaco Mario La Malfa ha firmato due giorni fa l’ordinanza che dispone la chiusura della struttura. Le indagini effettuate sull’edificio scolastico unitamente alla valutazione dei modelli strutturali, attuate con il metodo dell’analisi statica non lineare, hanno evidenziato che l’edificio non offre le necessarie garanzie nei confronti delle azioni statiche e sismiche. Sono diverse le parti strutturali che necessitano di interventi di adeguamento. Molti elementi in cemento armato, soprattutto quelle che costituiscono le pareti finestrate, vanno a collasso per i soli carichi verticali. Dall’analisi non lineare (Pusc Over) risulta che la struttura sottoposta ad una crescente spinta sismica (fino a quella massima prevista per la zona in questione) non è in grado di resistere a sollecitazioni orizzontali. Ma non solo.  Anche l’eccessiva presenza di finestre potrebbe innescare un meccanismo di “piano soffice” e a questo si aggiunge che la struttura non è in grado di resistere alle azioni di progetto contenute nelle norme tecniche per le costruzioni (D.M. 14.01.2008) e pertanto necessita di interventi di adeguamento.

«La decisione di chiudere la scuola primaria Don Bosco non è stata semplice – dice il primo cittadino – ma era l’unica scelta possibile al fine di garantire l’esigenza primaria di tutelare l’incolumità di alunni, docenti e personale non docente che frequentano detta struttura scolastica. Con il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “G. Marconi” abbiamo individuato le soluzioni praticabili al fine di ridurre al minimo il disagio di tutte le famiglie interessate da questo provvedimento. Sono stati già programmati i traslochi di tutti gli arredi e faremo in modo che il corrente anno scolastico possa concludersi senza alcun intralcio all’attività didattica e formativa».       

 

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