Il futuro degli oltre 160 precari del comune di Milazzo legate ad una matassa di leggi e circolari regionali e nazionali che pregiudicano il loro posto di lavoro a partire dall’1 gennaio 2019. Se qualcuno avesse avuto dei dubbi ha avuto la conferma nel corso di una seduta fiume di consiglio comunale in cui ieri sera si sono alternati al microfono sindacalisti e politici davanti ad una platea piena di contrattisti molti dei quali in servizio al comune da oltre 20 anni.

L’intervento principale è stato affidato all’avvocato Gaetano Aiello, esperto in materia di legislazione del lavoro e pubblica amministrazione e sul precariato pubblico e attualmente collaboratore presso  la Vice Presidenza Vicaria dell’Assemblea Regionale Siciliana, arrivato da Palermo su invito dei consiglieri comunali di opposizione. Un intervento in cui ha ammesso le lacune di una leggere regionale che invece di aiutare i precari li affossa. Tutti d’accordo su questo punto ma divisi sulla soluzione visto che di mezzo ci sono due commi: uno (condiviso da Aiello) in cui si dice, in sostanza, che visto le condizioni economiche del comune di Milazzo (in dissesto e senza bilanci) al massimo il numero di contrattisti che potranno essere eventualmente stabilizzati saranno 43, quelli previsti del Piano triennale del fabbisogno del Comune; l’altra (sostenuta dal sindco Giovanni Formica e dai sindacati) che conferma tutti in blocco.

In ogni caso l’approvazione di almeno quattro bilanci entro il 31 dicembre è determinante a meno che, nelle more, come richiesto da più consiglieri comunali e suggerito in aula da Aiello, nella finanziaria statale non si riesce ad inserire una prororga sull’avvio del processo di stabilizzazione. Si punta al differimento ad un anno.

Non è escluso che i precari comunali – su cui ormai si fonda l’attività del municipio di Milazzo visto che sono oltre il 50 per cento del personale in servizio – possano rendersi partecipi di una eclatante manifestazione di protesta.

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Antonio
Antonio
6 anni fa

La legge dice che nella P.A. si viene assunti esclusivamente per PROCEDURA CONCORSUALE avviata quando opportuno dall’ente pubblico e pubblicata sulla G.U..Ultimamente sono stati emessi decreti che permettono sempre tramite concorso a titoli la stabilizzazione di una percentuale di c.d. ex articolisti.

Date un lavoro ad Antonio
Date un lavoro ad Antonio
5 anni fa
Reply to  Antonio

Nel comune di Milazzo, assunto con una procedura concorsuale non c’è rimasto nessuno.
Sono stati tutti “stabilizzati” con la ex legge 285 e di questo il rosicAntonio fa finta di non sapere…
Sperava di far compagnia ad Onnep e avere un posto riservato come categoria protetta…
O farà parte di quel gruppo di milazzesi ai quali durante le elezioni è stato promesso un posto “alla comune”…

Antonio
Antonio
5 anni fa

Egr.Sig. Date un lavoro ecc.,la ringrazio x il suo pensiero,ho sempre battuto la porta di privati non milazzesi per lavorare,xchè non sono incline al leccaculismo della politica comunale.Esprimo solo il mio parere infatti non conosco questa l.285 che dando uno sguardo è molto vecchia.Al riguardo mi riferivo a nuove assunzioni a cui egr.sig. possono partecipare tutti senza il suo permesso,saluti.

Date un lavoro ad Antonio
Date un lavoro ad Antonio
5 anni fa
Reply to  Antonio

Che senso avrebbe fare un concorso ed escludere un centinaio di precari per fare spazio a gente “raccomandata” dai nuovi politicanti?
I precari sono fin troppo “annosi” e non garantiscono bacini elettorali a nessuno, quindi la neopolitica li vorrebbe gettar via per far spazio a gente come te ed Onnep…

Onnep
Onnep
6 anni fa

Tutti a casa basta debiti vadano altrove se sanno leggere e scrivere

Date un lavoro al maniaco
Date un lavoro al maniaco
6 anni fa
Reply to  Onnep

Date un lavoro al maniaco che si eccita sempre con lo stesso argomento e nel mentre rosica, rosica, rosica…
Ma farti una vita tua e occuparti per 2 minuti dei fatti tuoi, no?
Non ce l’hai una vita e speravi tanto che il tuo bel sindaco, la Dott.ssa Riva, in combutta con il suo segretario, un tal Giovanni Formica, ti assumessero, eh?