«Con il benestare della committente RAM, un’altra azienda alla raffineria di Milazzo sta adoperando in questi giorni il cambio di appalto per cambiare anche il contratto collettivo di lavoro da applicare al personale. Il nuovo CCNL sarà quello metalmeccanico che, manco a dirlo, prevede importi di salario inferiori di quello chimico finora applicato». A denunciare il problema sono i responsabili della Filctem Cgil e Femca Cisl, rispettivamente Pino Foti e Stefano Trimboli. Si riferiscono al passaggio tra la Effegi srl e la Sirai, aziende impegnate nell’appalto di lavaggio idrodinamico.

«Nessuna difesa di bandiera ma, tanto per chiarire – precisano –  il “lavaggio idrodinamico” è strettamente connesso alle attività di prevenzione e gestione dell’inquinamento, alle opere di bonifica degli impianti industriali, ai lavaggi chimici, al water treatment, alla gestione e al trattamento dei disidratazione fanghi industriali, al trasporto e smaltimento dei rifiuti, alla essiccazione fanghi. Insomma tutte operazioni che, com’è logico, non possono essere inquadrate fuori dal dall’area contrattuale pertinente l’industria chimica e petrolifera. L’applicazione di un contratto collettivo di lavoro non connesso alla natura dell’appalto è pratica già vietata negli appalti pubblici».

I sindacalisti tirano in ballo la committente Ram «che nei protocolli che firma con noi si impegna al rispetto delle norme e dei contratti, dovrebbe prima o poi ricordarselo. La libertà degli imprenditori di applicare questo o quel contratto per abbassare il costo del lavoro ed i diritti è quindi solo una illogica forzatura, che però il silenzio di RAM dimostra tuttavia di avallare»

«Riteniamo che questa pratica sia pericolosa e che imponga l’immediato intervento della committente RAM e di Confindustria che dato che firma insieme a noi i contratti, sarebbe anche opportuno che ogni tanto li difendesse», conclude la nota di Filctem Cgil e Femca Cisl.

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Carmelo P.
Carmelo P.
6 anni fa

Si però la ram paga meno gli operai ma ci fornisce sempre il contributo per la festa del patrono… quindi quello che toglie ai dipendenti… lo “gira” alla città… le cose si compensano…

Massimo
Massimo
6 anni fa

Sindacalisti prima firmate gli accordi per dminuire il salario , dopo fate capire che nn siete d’accordo con la ram , ma il caffè l’avete preso ,bravi.

senzapelisullalingua
senzapelisullalingua
6 anni fa

Ahia ahia-aiahi, cominciano le ristrettezze per gli operai dell’indotto che non potranno più scialacquare!!! Poi si passera a quelli della RAM !!! Vedremo se a quel punto si farà viva nell’animo di tutti i lavoratori la reale situazione ambientale che conta più di quei quattro soldi sporchi che hanno finora guadagnato!!!

Davide
Davide
6 anni fa

Vedi, gli operai, in genere, non hanno delle colpe, sono gli “schiavi” moderni di un sistema lavorativo ormai ‘malato’, che va al di là del singolo caso; viene offerto loro un lavoro, uno stipendio ben retribuito e, se vogliono, accettano. Mi sembra logico che facciano gli interessi dei ‘padroni’. Piuttosto,sono i vertici, i politici, che dovrebbero pensare di risolvere e mitigare certe carenze.

Massimo
Massimo
6 anni fa

Sei senza pelo sulla lingua ma si scunchiututu. Che c’entrano i lavoratori , questo è un gioco dei sindacati che adesso arrivano le feste di Natale e loro vogliono la Befana col sacco pieno.