Pratiche più veloci per ottenere in concessione il suolo pubblico di Milazzo. L’amministrazione ha dato nuove disposizioni agli uffici per il rilascio delle autorizzazioni e anche per mettere ordine su un settore spesso caratterizzato da confusione e interpretazioni diverse che mandavano in tilt anche il cittadino più solerte. Accadeva spesso, ad esempio, che un cittadino che presentava una istanza doveva attendere parecchie settimane prima di avere l’ok, mentre altre istanze presentate successivamente trovavano accoglimento. E anche sui tempi c’era incertezza.

Da qui la decisione del sindaco Carmelo Pino di emanare un atto di indirizzo al dirigente del 4° dipartimento, disponendo che “al fine di ottimizzare l’efficienza, l’efficacia e l’economicità dell’azione amministrativa, l’istruttoria di tutte le autorizzazioni all’occupazione degli spazi pubblici da parte di soggetti privati, siano definite esclusivamente da una conferenza di servizi, che dovrà essere convocata con cadenza settimanale, che raccolga i pareri necessari per l’emanazione del provvedimento finale”. “In questo modo – ha detto il sindaco – si garantirà la certezza dei tempi e si eviterà quella frammentazione che spesso determina ritardi e proteste da parte dei cittadini. Con l’appuntamento settimanale, tutti gli uffici dovranno produrre quanto di loro competenza, e quindi l’iter istruttorio potrà seguire procedure univoche senza rimpalli di responsabilità”. Maggiore tempestività dovrà esserci anche per le richieste di accesso ad atti comunali che cittadini ed esponenti politici presentano al Comune. L’intento è quello di evitare strumentalizzazioni di qualsiasi genere. Il sindaco Carmelo Pino ha emanato una direttiva a tutti i dirigenti e ai responsabili degli uffici di palazzo dell’Aquila, chiedendo che le istanze relative la richiesta di atti o di informazioni su procedimenti vari, siano esitate con tempestività “ e possibilmente in tempi più brevi di quelli ammessi dalle norme e dai regolamenti”. “Abbiamo sin dall’inizio operato all’insegna della trasparenza – afferma Pino – e quindi non vedo perché senza una ragione si debba poi subire le polemiche o i pregiudizi di coloro che inoltrano le richieste, facendone poi seguire solleciti, diffide e puntuali polemiche”.