Si va allo scontro istituzionale tra Milazzo e San Filippo del Mela sulla postazione del servizio 118. Spostata clamorosamente nel 2013 da Milazzo a contrada Serro a San Filippo, in corrispondenza dei locali della guardia medica, la questione è tornata di stretta attualità a seguito di una riunione all’assessorato regionale alla sanità dello scorso 19 luglio. In quella sede, infatti, Domenico Runci, responsabile C.O. 118 Messina, ha chiesto la revisione dell’ubicazione della postazione del 118 nel Comune di Milazzo, «stante l’implementazione nei mesi estivi della popolazione residente e anche del notevole afflusso di persone in transito per l’imbarco degli aliscafi verso le Isole Eolie, rilevando quindi la criticità dell’attuale postazione che è distante dal Comune di Milazzo».

Un intervento che, come risulta dalla Gazzetta del Sud del 25 luglio scorso, pare sia stato sollecitato anche dal vice-presidente del consiglio mamertino Maurizio Capone, che avrebbe, tra l’altro fatto notare che la sede della guardia medica a San Filippo è sporca e con arredi fatiscenti.

Ad opporsi fermamente a questo nuovo trasferimento è stato il consiglio comunale filippese che, con una mozione a firma del suo presidente Valentino Colosi, ha impegnato il sindaco a promuovere iniziative volte a evitare un peggioramento logistico del servizio 118, che con il suo spostamento potrebbe provocare tempi di intervento più lunghi per tutti i cittadini residenti non solo a San Filippo del Mela, ma in tutti i comuni della Valle del Mela.

A tal proposito, la vice-sindaco di San Filippo, Antonella Di Maio, ha annunciato che insieme al sindaco e alla giunta promuoveranno un’audizione presso la VI Commissione Sanità all’Ars, ponendo il problema della postazione 118 e chiedendone un potenziamento, facendo leva anche sul fatto che si tratta di area industriale ad alto rischio.

Luca Formica

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Giacomo
Giacomo
6 anni fa

ma il numero degli abitanti non conta o vale di più il peso e l’orientamento delle amministrazioni comunali??

Giulio
Giulio
6 anni fa

Non poteva essere diversamente: con una politica regionale minimalista , disorientata non poteva essere diversamente.Tanta propaganda sterile di rimodulazione di cambiamento e non e’ cambiato nulla con liste d’ attesa assurde per favorire solo il privato.Molto peggio di prima.Cmq ” aspettiamo che l’ uva maturi”. Ah, ah, ah .Chi vuole capire , capisca.

Antonio
Antonio
6 anni fa

Semplice, creiamo due punti visto che siamo ad alto rischio, uno a Milazzo e l’altro a San Filippo