Continua la collaborazione tra il Milan e la Vincenzo Patti, la squadra più antica di Milazzo con 37 anni di storia alle spalle. Nella struttura sportiva realizzata all’interno dei terreni della fondazione Lucifero la società presieduta da Ciccio Patti (figlio del fondatore), una vera istituzione nel mondo del calcio messinese, riprenderà questa settimana l’attività della scuola calcio nata sei anni fa, sotto la guida del direttore tecnico Sandro Camattari. “Per questioni economiche abbiamo dovuto rinunciare all’affiliazione ufficiale con il Milan – spiega Camattari – costava 4 mila euro più iva e, in tempi di magra, abbiamo deciso con il presidente Ciccio Patti di utilizzare queste somme per coprire le spese vive della società. Ricordo a tutti che noi siamo forse l’unica società sportiva di Milazzo che paga un regolare affitto del campo, l’acqua necessaria per irrigare il terreno di gioco (7 euro l’ora), l’energia elettrica, dunque una spending review la dovevamo cominciare da qualche parte”.

Franco Baresi e Ciccio Patti

Il Milan, però, capendo l’attuale situazione, ha deciso di continuare una collaborazione non ufficiale. «Io, ad esempio, da due anni sono un tecnico del settore giovanile del Milan, oltre che coordinatore del Milan Junior Camp di Sicilia e Calabria: come si può intuire i rapporti rimarranno stretti”, assicura Camattari. Prova ne è che entro novembre verrà fissata un’amichevole a San Siro con i pulcini del Milan. L’attività della Vincenzo Patti, grazie al connubio tra l’esperienza e la visione sociale dello sport di Ciccio Patti e l’approccio moderno di Sandro Camattari, l’uomo degli schemi e della sana alimentazione, è reduce da una stagione indimenticabile: su 56 partire disputate 49 sono state vinte, le altre 7 pareggiate. Le iscrizioni alla scuola calcio ancora sono aperte (30 euro la retta mensile). Una cinquantina i bambini coinvolti dai 5 ai 15 anni). Dodici sono stati fino ad oggi quelli “attenzionati” dal Milan, anche se l’interesse concreto rimane solo sue due (rispettivamente 11 e 9 anni).“Abbiamo tanti progetti – assicura Ciccio Patti – il problema è che troviamo poco interesse nei confronti dello sport da parte delle istituzioni e anche della stessa Fondazione con cui ci piacerebbe stringere una collaborazione più concreta. Nei quasi 40 anni di attività della Vincenzo Patti, la cui storia, in realtà, comincia con la fondazione della Errante nel 1928, abbiamo tolto dalla strada centinaia di bambini, gli abbiamo consentito di fare sport, di avere compagnie di varie estrazioni sociali ma sempre sane. Tutto questo oggi non viene considerato. I contributi allo sport vengono ritenuti superflui. Eppure basterebbe poco».