La tettoia sequestrata all'interno del terminal aliscafi del Porto (FOTO ARCHIVIO OGGI MILAZZO)Ampliamento del Terminal aliscafi, il Tar condanna il Comune di Milazzo 21 Giugno 2018 Cronaca 6 Commenti Il Tar di Catania ha accolto il ricorso della società Comet e annullato (previa sospensione dell’efficacia) il provvedimento del Comune di Milazzo con cui inibiva l’efficacia dell’iter avviato per la realizzazione dell’ampliamento del terminal marittimo di via Luigi Rizzo e chiedeva di ripristinare lo stato dei luoghi rimuovendo le opere “abusivamente” realizzate. Il Comune di Milazzo è stato condannato anche a risarcire la Comet le spese legali quantificate in 1651 euro. La vicenda risale all’anno scorso quando la società guidata dall’imprenditore Ivo Blandina (attuale presidente della Camera di Commercio di Messina), concessionario dell’area in cui insiste la struttura che accoglie i passeggeri diretti alle Eolie, presentò una Scica – una segnalazione certificata di inizio di un’attività che sostituisce il rilascio di un’autorizzazione della Pubblica Amministrazione – con cui chiedeva al 4° settore – Ambiente e Territorio di autorizzare”l’adeguamento funzionale della sala d’aspetto del Terminal di via Luigi Rizzo” con la collocazione di una tettoia e di una copertura in pannelli di vetro. L’ampliamento, determinato dall’incremento del movimento passeggeri, era stato già autorizzato dall’Autorità portuale di Messina e Milazzo anche se nel Pot (“Piano operativo triennnale” approvato dal comitato portuale) è previsto per il 2019 il ricollocamento del Terminal in una diversa posizione. Secondo quanto si legge nella sentenza del 4 giugno scorso (Giovanni Iannini, presidente; Francesco Bruno, consigliere, Guastavo Giovanni Rosario Cumin, estensore) visto che i lavori interessano «interamente…l’area del demanio portuale» si poteva «rendere non necessaria una previa interlocuzione procedimentale con il comune di Milazzo». Nonostante questo la Comet ha presentato una Scia al comune «che prima la contestava genericamente…procedendo poi addirittura al sequestro dell’area interessata..ad opera della polizia municipale». Le prime perplessità le ha manifestate il Tribunale di Barcellona il quale, esaminando il procedimento, ha ritenuto di non convalidare il sequestro delle opere eseguite con ordinanza del 29 luglio 2017. Nonostante questo il Comune di Milazzo ha ordinato ugualmente di rimuovere l’opera pubblica collocata «in assenza di permesso di costruire». La Comet, a questo punto, il 5 febbraio scorso presenta una seconda e diversa Scica in cui manifesta la volontà e l’esigenza di regolarizzare le opere esistenti già dissequestrate dal giudice penale e, dall’altro, dare vita ad una mera tettoia metallica aperta da tre lati con copertura in vetro che favorisse una zona d’ombra al Terminal a beneficio dei passeggeri in sosta. Il comune si oppone nuovamente. Il Tribunale regionale amministrativo di Catania ha sottolineato che «le “violazioni” cui si riferisce il comune riguardano un altro intervento edilizio (oggetto di Scia del 26 maggio 2017) idoneo ad ampliare, esso si, la struttura del Terminal Aliscafi; mentre non possono in alcun modo condizionare la possibilità di eseguire interventi di tipo affatto diverso (seconda Scia di febbraio 2018, ndr), in assenza di uno specifico vaglio circa la loro consistenza, e che appaiono comunque in modo evidente non assoggettabili al rilascio di un previo permsso di costruire». Dinnanzi al Tar l’ente comunale non si è costituito a giudizio. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 8.560 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT