Uno dei negozi storici del centro di Milazzo che ha deciso di abbassare definitamente la saracinesca (FOTO OGGI MILAZZO)Crisi del commercio a Milazzo, la ricetta di Pippo Russo (Confcommercio) 5 Giugno 2018 Cronaca 21 Commenti Pippo Russo Ne ha per tutti Pippo Russo, rappresentante della Confcommercio a Milazzo con una esperienza politica nel centro destra sia a palazzo dell’Aquila che nel consiglio provinciale. Russo ha inviato ad Oggi Milazzo una lettera aperta che prende spunto da un intervento sulla crisi del commercio nel centro cittadino da parte di Fratelli d’Italia (CLICCA QUI). «Non sono sicuramente tra i sostenitori di questa amministrazione Comunale – scrive – ma sinceramente resto stupito del comunicato del neo coordinatore di Fratelli d’Italia che ho letto più di una volta e ho fatto fatica a capire cosa voglia dire e cosa propone: Nulla». Russo entra nel dettaglio e non risparmia frecciatine. «Non ho più visto l’onorevole Catalfamo che in campagna elettorale ho incontrato più di una volta e che dopo le elezioni ho sentito telefonicamente, invitandolo ad occuparsi della nostra città – continua – La nomina del neo coordinatore, un orfano dell’onorevole D’Alia, mi ha molto stupito, così come ha stupito tanti amici che hanno sempre condiviso le nostre idee. Ma tornando al comunicato di Fratelli d’Italia sarei curioso di sapere di sapere chi sono questi “molti esercenti che sono venuti da noi lamentando la passività dell’amministrazione” è possibile che fra questi “molti” nessuno abbia evidenziato un problema e richiesto la soluzione?». I CENTRI COMMERCIALI. Russo individua la causa da cui sarebbe partita la crisi dei piccoli negozi del centro di Milazzo: la nascita di due centri commerciali alle porte della città «senza alcun preventivo studio sull’impatto economico». «Amministratori – a mio giudizio – incompetenti si sono fatti attirare dalla creazione di 150/200 nuovi posti di lavoro, senza pensare a quanti posti di lavoro si sarebbero persi per la chiusura o il ridimensionamento dei cosiddetti esercizi di vicinato, dei piccoli supermercati e dei negozi in generale. Amministratori incapaci, che hanno affidato la procedura per le autorizzazioni alla discrezionalità e capacità del preposto dell’epoca allo Sviluppo Economico. Non si capisce quale sia stata la logica del rilascio, a distanza di qualche mese, dei permessi alla realizzazione di due strutture di grande distribuzione situate a poche centinaia di metri l’una dall’altra». IL CENTRO DIMENTICATO. Ma perche la clientela diserta i negozi del centro? L’esponente di Confcommercio ha una sua tesi. «Non è vero che la gente non ha più voglia di venire a fare acquisti in Centro, ma le numerose testimonianze ci dicono che purtroppo i clienti sono impossibilitati ad arrivare nei nostri esercizi, il traffico caotico, i pochi agenti di Polizia Urbana sulla strada e la mancanza di parcheggi a pagamento che da 3 anni ormai non si riesce a far partire sono le cause principali del mancato arrivo di acquirenti». Tante le colpe dell’Amministrazione. «Non c’è alcun servizio che funzioni veramente. Cominciando dalla pulizia delle strade, tra la via Medici e la Marina non c’è più alcun cestino per l’immondizia dove riporre la carta del gelato o i mozziconi di sigaretta o altri piccoli rifiuti, inoltre per tutta l’estate i turisti e i cittadini che frequenteranno i locali del centro o che faranno anche solo una passeggiata dovranno farla fra i sacchetti d’immondizia depositati dai cittadini e dagli esercizi che dovranno essere raccolti l’indomani. La cura del verde pubblico e il diserbamento delle erbacce e sotto gli occhi di tutti noi. Non è stata ancora cancellata la ridicola pista ciclabile che ha sottratto al centro storico più di 60 posti di parcheggio e non esiste alcun servizio pubblico che consenta alle persone di lasciare l’auto altrove per venire in centro. L’ASSESSORE “FANTASMA”. Nel mirino anche l’assessore Carmelo Torre. «La sua attività, per molti, rimane una incognita – ironizza Russo – Si è tenuto alla larga dalla polemica dell’isola pedonale permanente in Marina Garibaldi nonostante la sommossa dei commercianti; non ha fatto interventi sulla mancata ripresa dei parcheggi a pagamento nel centro che penalizza le attività commerciali a favore dei centri commerciali; non si è fatto promotore di interventi per snellire gli iter burocratici a cui devono far fronte i commercianti (uno per tutti il suolo pubblico). L’unica cosa certa è che per più di due anni ha lavorato per ottenere finanziamenti per la “progettazione” di un fantomatico ecoporto in Marina Garibaldi, finanziamento che non ha mai ottenuto. Il secondo grande impegno lo ha profuso per rendere utilizzabili ai fini commerciali aree e strutture sia industriali che agricole oggi dismesse (peraltro private) per creare o trasferire attività commerciali, come se nel nostro Comune le superfici attualmente dedicate al commercio fossero esigue o non sufficienti a soddisfare i bisogni d’acquisto dei cittadini, via via sempre meno presenti». LE PROPOSTE PER RILANCIARE IL CENTRO DI MILAZZO. Le proposte di Russo sono concrete. «Se veramente si vuole creare attrazione nel centro storico si deve innanzitutto agevolare il più possibile la concessione di suolo agli esercizi pubblici, (bar, Ristoranti) che sono oggi il volano trainante per tutte le altre attività commerciali, addirittura si potrebbe pensare di chiudere al traffico dopo un certo orario in alcune vie e consentire l’occupazione gratuita della strada». Importante poi lo snellimento della burocrazia. «Per ottenere un’autorizzazione a volte passano anni. Agevolazioni sulle tariffe comunali, iniziando dal suolo pubblico, passando per la tassa sui rifiuti e finendo all’acqua potabile, (un esercizio pubblico paga il 500% in più rispetto alle famiglie o alle strutture alberghiere)». Russo ricorda che sul territorio esiste una densità e una qualità di florovivaisti che non ha pari in Europa «eppure non si è mai pensato di organizzare una fiera del settore». «Non esistono Incentivi per l’organizzazione di congressi professionali o di manifestazioni di sportive di alto livello legate al mare (nautica, vela, pesca, fotografia, ambiente….); non si è mai fatta una efficace promozione del territorio, concordando con gli operatori turistici l’utilizzo dell’imposta di soggiorno per non limitarsi a dire ogni anno che le presenze turistiche sono aumentate rispetto all’anno precedente» conclude Pippo Russo. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 9.903 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT