Layek Miah con Guseppe Saporita, Cettina Manodi, i professori Caliri e Currò e due alunneLayek Miah, il giovane migrante che disegna come un genio. E vince concorsi 25 Maggio 2018 Cronaca, Slider ISTITUTO COMPRENSIVO PRIMO. Il vincitore del Concorso Raccontacpia 2018 è Layek Miah,un ragazzo di 21 anni proveniente dal Bangladesh molto bravo a disegnare. Il suo talento è stato scoperto per caso, grazie ad un suo compagno che gli ha dato l’ idea di appendere lungo i corridoi della Scuola Media Garibaldi i suoi disegni. E’ stato il professore Salvo Currò, artista e docente di tecnologia che ha capito da subito, notando i disegni, messi in posizioni strategiche, il suo talento, una genialità mostrata da Layek sin dalla tenera età di 7 anni. La stupefacenza delle sue opere risiede specialmente negli strumenti che Layek utilizza per creare i suoi capolavori come “una semplice penna”. Ebbene sì con questo semplice “attrezzo” del mestiere è riuscito a vincere il concorso di disegno Raccontacpia, e nell’ intervista ci ha confidato che preferisce addirittura disegnare solo con la matita. I suoi soggetti preferiti sono ritratti di persone, gli piacciono gli occhi e la bocca della gente. E’ un ragazzo da ammirare perché nonostante la sua giovane età, 21 anni e i disagi che quotidianamente affronta lontano dalla sua Terra, riesce a coniugare con fatica passione, studio e lavoro, un lavoro da ”The Burg” che lo tiene impegnato spesso anche di notte ma nonostante la stanchezza nulla gli impedisce di continuare a studiare, disegnare e alzarsi presto per incontrarci. Nell’ intervista che io e la mia compagna gli abbiamo fatto, Layek ha parlato positivamente di Milazzo, una città che ha scelto da subito, dal suo arrivo in Italia, una città accogliente nei suoi confronti, per fortuna la sua presenza nella nostra città non è passata inosservata e speriamo che il giovane venga gratificato come merita e venga dato il giusto riconoscimento alla sua arte. Il disegno vincitore del primo premio del concorso rappresenta nella parte sinistra un barcone con tanti immigrati (tra cui lui) che intraprendono questo difficile viaggio verso l’Italia. In alto c’è una scritta in dialetto siciliano tratta da una poesia di Ignazio Buttitta: “Un populu diventa paviru e servu quannu ci arrubbano a lingua addutata di patri: è persu pi sempri” quasi a voler unire le due culture al centro del suo percorso di vita. In un tondo troviamo uno spezzone della sua vita qui in Italia con un professore che spiega la lezione a lui ,che con la mente è sempre nel suo Paese d’ origine, infatti la vignetta sulla testa del personaggio disegnato, raffigura delle parole scritte in arabo. A destra invece si vede un Layek vestito elegantemente ….quasi che la sua opera abbia voluto raffigurare il suo passato, ciò che era; il suo presente, ciò che è; il suo futuro, ciò che spera di diventare. I suoi disegni sono studiati nei minimi dettagli. Grazie alla sua bravura sta realizzando un ritratto da regalare al rugbysta della nazionale, l’irlandese Ian Mckinley che sarà l’ospite d’eccezione per una mattinata di sport dedicata agli alunni della scuola media Garibaldi, che si svolgerà l’1 giugno allo stadio Grotta Polifemo. Layek, che è anche un nostro vicino di casa, alla fine di questa nostra intervista ci tiene a ringraziare la professoressa Cettina Manodi che gli fornisce tutto il materiale necessario per disegnare, il professore Giuseppe Saporita, colui che gli ha riferito la vittoria, la scuola per avergli insegnato tanto, la dirigente del Cpia Giovanna Messina che è molto sensibile alle problematiche dei suoi allievi, riesce sempre a mettere in evidenza tramite concorsi e manifestazioni le loro potenzialità e integrarli, come ha fatto con Layek. Layek Miah con il professore Salvo Currò MARTINA INTERDONATO, MARTINA PRIZZI I B Media Garibaldi Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 6.844 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT