Un momento della presentazione del docufilmIstituto “Da Vinci”, il regista Danilo Currò presenta il docufilm “Sunday” 17 Aprile 2018 Cultura e societa' “Sunday “è un docufilm che ha partecipato a numerosi festival internazionali e racconta la storia di un giovane nigeriano in fuga dalle persecuzioni del suo Paese. Approdato dopo tante vicissitudini a Messina, incontra Danilo Currò, che raccoglie i suoi sogni e le sue esperienze in un documentario ricco di immagini di forte impatto emotivo. L’occhio spontaneo della cinepresa ci mostra gli ambienti della sua nuova vita, il centro Ahmed, facendoci incontrare i compagni di Sunday, tutti di religioni e provenienze diverse. Tanti giovani, uniti da un unico, grande valore: “One people, one nation”. Un messaggio importante, di cui il regista messinese, presente a scuola insieme a Marco Germanotta, autore della colonna sonora, si fa portatore, e che l’Itet “Leonardo da Vinci” ha raccolto con entusiasmo, fermamente convinto che la scuola abbia il dovere di sostenere le idee di libertà e di fratellanza universale . Per ventitrè minuti, Sunday parla di sé sorridendo quasi sempre, con l’azzurro del nostro bellissimo mare sullo sfondo. Quel mare che non ha padroni né confini, e che fa approdare sulle sue sponde tante vite segnate da destini tragici, unite dalla speranza di essere accolte e aiutate. Una volta tanto, la storia di Sunday ha un finale diverso: non racconta di una sconfitta, ma di un riscatto, perché grazie all’aiuto di tante persone il giovane migrante ha trovato in Sicilia una famiglia, nuovi amici e la possibilità di realizzare un percorso di studi inclusivo, che valorizza le sue inclinazioni e mette a frutto le sue competenze. «Qui all’Itet coltiviamo sogni di inclusione – dichiara con soddisfazione la dirigente Stefania Scolaro – e li realizziamo lavorando affinché i ragazzi imparino a spogliarsi dei pregiudizi e dei luoghi comuni per formare un ambiente preparato ad accogliere chi proviene da culture ed esperienze diverse. Tutti dobbiamo impegnarci per eliminare le barriere e superare gli ostacoli che ci allontanano, anziché unirci, perché siamo tutti “One people, one nation”. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 4.150 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT