ISTITUTO LEONARDO DA VINCI. Negli occhi intensi di Sunday splende la luce di chi ha ritrovato qualcosa di fragile e prezioso: la speranza nel futuro. L’aveva persa d’improvviso, un giorno qualunque, quando nella sua Nigeria aveva sperimentato sulla pelle l’intolleranza e la persecuzione. Sunday Fasasi era solo un ragazzino quando i suoi genitori vengono uccisi, e la sua vita, da quel momento, prende una piega tragica. Rimasto solo, affronterà una terribile traversata nel deserto durante la quale si aggrappa alla vita con le unghie e con i denti. Poi l’arrivo in Libia, che non lo accoglie degnamente, anzi, lo costringe di nuovo a fuggire su uno dei  tanti “barconi della morte”. Approderà a Messina, dopo un viaggio terribile, non prima di  vedere morire l’amico con cui era partito.

Tante tragedie, troppe, per un ragazzo così giovane. Eppure tutto questo orrore non ha scalfito il suo sorriso.  Perché quando lo incontriamo, a scuola, il nostro compagno Sunday  ci racconta  con gratitudine che in Italia  ha ritrovato la gioia di vivere e vuole rimanere qui per sempre,  per incontrare nuovi amici, lavorare e veder realizzati i propri sogni.

«Molti migranti sono solo di passaggio in Sicilia,  vogliono andarsene al nord o all’estero, io voglio restare qui» ci dice nel suo italiano incerto, perché io sono siciliano.  Le sue parole ci colpiscono: quanti di noi manifestano con lo stesso orgoglio il senso di appartenenza ad un terra? E quanti sono in grado di affrontare con coraggio tante vicissitudini  senza soccombere?

Sunday oggi  frequenta l’Itet “Leonardo Da Vinci” di Milazzo e qui da noi  ha trovato una famiglia che lo sostiene e che lo incoraggia a non mollare il suo sogno: diventare un musicista, perché la musica è un linguaggio universale, l’unico in grado di  superare tutte le barriere. Grazie alla musica, Sunday ha potuto trovare una nuova ragione di vita.

Parlare con lui è un’esperienza che non lascia indifferenti, anzi colpisce tutti quelli che lo incontrano per  la spontaneità con cui parla di sé, dei suoi progetti e delle sue speranze. Quando il regista messinese Danilo Currò lo incontra per caso a Messina, decide  subito di farne il protagonista del cortometraggio che porta il suo nome: Sunday, un docufilm di ventitré minuti fatto “di parole pesanti e sorrisi leggeri, ventitré minuti in cui un ragazzo non ancora maggiorenne si racconta con semplicità, parlando della sua storia”. Il cortometraggio di Currò ha avuto molto successo, è stato presentato dal regista Gabriele Muccino e ha vinto molti premi. Ed è stato candidato al David di Donatello.

Questo ragazzo è una risorsa preziosa per noi tutti, un esempio di coraggio e perseveranza non comuni. Quando gli chiediamo se vuole dirci qualcosa di particolare, lui, con semplicità risponde che vuole ringraziare tutti, ma in particolare Stefania Scolaro, la Dirigente Scolastica dell’ Itet,  per averlo accolto e avergli regalato la torta del suo ventesimo compleanno.

Una torta semplice, ma regalata con amore, che esprime l’augurio sincero  che Sunday Fasasi, un ragazzo come noi, possa un giorno dimenticare il passato e  realizzare tutti i suoi sogni.

ARIANNA VICENTINO, FRANCESCA ISGRO’ IV A SIA