Piero MaugeriAutorizzazione ambientale, il futuro della Raffineria di Milazzo legato ad uno studio sanitario 14 Marzo 2018 Ambiente 19 Commenti Il futuro della Raffineria di Milazzo si deciderà mercoledì 28 marzo. La conferenza di servizio convocata oggi pomeriggio al Ministero dell’Ambiente per il rilascio della nuova Autorizzazione integrata ambientale, documento necessario per proseguire l’attività degli impianti, si è conclusa con un rinvio in attesa di definire un accordo tra i comuni di Milazzo, San Filippo del Mela e la società petrolifera. Prevede il finanziamento di uno studio epidemiologico su tutto il comprensorio con una valenza scientifica che faccia un punto preciso e attuale della situazione sanitaria. Oggetto di un acceso dibattito sono i limiti di emissione. I due comuni, sollevando un problema di emergenza sanitaria, hanno chiesto ed ottenuto che nelle prescrizioni dell’Aia venisse previsto un abbattimento delle emissioni del 50% rispetto ai valori consentiti dalla legge. La Raffineria, però, contesta da un lato gli studi citati dagli enti che – in quanto datati – non fotograferebbero la situazione sanitaria attuale (ne viene disconosciuta anche la valenza scientifica). Dall’altro, un taglio tout court delle emissioni dal punto di vista tecnico sarebbe impossibile anche utilizzando le cosiddette Bat, le migliori tecnologie sul mercato, e metterebbe in seri dubbi il proseguo dell’attività: bisognerebbe spegnere degli impianti per rispettare i limiti con ripercussioni dal punto di vista occupazionale e sulla stessa sostenibilità economica della raffineria. La conferenza indetta dal Gruppo istruttorio Aia – Ippc – a cui hanno preso parte il sindaco di Milazzo Giovanni Formica, il commissario straordinario di San Filippo del Mela Alfredo Biancuzzo e il direttore generale della Ram Piero Maugeri – è stata rinviata al 28 marzo in modo da definire l’accordo tra i comuni e la Raffineria già in fase di discussione che prevede il finanziamento dello studio da parte dell’azienda, joint venture paritaria tra Eni e Kuwait, e realizzato da un ente terzo scelto dalle amministrazioni di Milazzo e San Filippo del Mela. L’accordo, se verrà raggiunto, prevede il mantenimento delle prescrizioni già inserite che scatteranno o meno dopo il risultato dello studio epidemiologico che dovrebbe basarsi su di un monitoraggio di un periodo lungo 2 – 3 anni. Durante la conferenza è stato reso noto il contenuto di una nota del Ministero dello Sviluppo economico che avverte sull’importanza e la strategicità dell’impianto di raffinazione di Milazzo, «essenziale per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti non solo in Sicilia, ma anche nel territorio nazionale». La Conferenza di servizio di oggi ha messo in risalto l’assenza della Città metropolitana di Messina (che ha inviato una nota con la sua posizione in linea con i comuni) e della Regione Siciliana, quest’ultimo ente, tramite le parole del governatore Nello Musumeci e dei rappresentanti messinesi di “Diventerà bellissima”, vicino alle battaglie ambientaliste del comprensorio di Milazzo. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 12.279 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT