Un momento del primo incontro con gli studentiLegalità, da Milazzo a Messina ritorna la rassegna “Se si insegnasse la bellezza” 2 Marzo 2018 Cultura e societa' Ha preso il via a Milazzo la seconda edizione della rassegna sulla legalità “Se si insegnasse la bellezza” promossa dagli Assessorati all’Istruzione e alle Politiche Giovanili di Milazzo e in collaborazione con l’Associazione Magico Milazzo. Sulla scorta del successo ottenuto l’anno scorso con la prima edizione, quest’anno la rassegna è stata proposta anche a Messina con un buon successo di pubblico delle scuole messinesi. Emilio Pintaldi Qualche giorno fa il via anche a Milazzo al Teatro Trifiletti. Un inizio intenso ed efficace con Ossa dal racconto popolare dell’osso che canta alla storia di Placido Rizzotto, sindacalista siciliano che animò il movimento di occupazione delle terre a Corleone dando vita alla prima forma di antimafia sociale del dopoguerra che in embrione già cominciava a muoversi per tutta l’isola. Uno splendido monologo eccellentemente interpretato da Alessio Di Modica. A seguire un dibattito coinvolgente con il giornalista e conduttore Emilio Pintaldi che ha parlato della sua esperienza diretta nella lotta alla mafia. Eleonora Iannelli I prossimi incontri della rassegna saranno il 7 e l’8 marzo con lo spettacolo di Angelo Sicilia “La stanza di Lia” opera dei pupi che narra la storia di Lia Pipitone uccisa dalla mafia a 25 anni nel 1983. Anche per questi spettacoli ci sarà la presenza di ospiti che approfondiranno con i ragazzi i temi trattati come Mari Albanese scrittrice e il giudice Federica Paiola impegnata contro la mafia nel Barcellonese. E ancora il 20 marzo l’incontro con la giornalista Eleonora Iannelli con il suo libro Meglio il lupo che il mafioso e a seguire il 21 marzo e il 24 aprile delle proiezioni sul bullismo e cyberbulismo Le scuole sono quindi la base dalla quale partire per cambiare le cose. Per fortuna la maggior parte di esse oggi prevedono al proprio interno progetti legati alla legalità. Il nostro percorso si propone di integrare tali progetti attraverso dei media che a scuola non possono essere utilizzati. L’arte, sotto forma di cinema e teatro, come strumento di accrescimento culturale ma anche e soprattutto come strumento di sviluppo di una coscienza civica e sociale. Non proponiamo infatti dibattiti e conferenze lontani dal linguaggio e interesse degli studenti ma proposte artistiche che colpiscono la loro attenzione con tecnica ed espressione più coinvolgenti e approfondimenti dei temi con i protagonisti e testimoni delle vicende narrate. La particolarità di questo progetto consiste nel sondare, studiare, leggere alcune pagine sanguinose e tragiche della storia del nostro paese attraverso però la prospettiva di un positivo messaggio di speranza, valorizzando storie e profili positivi di giornalisti, magistrati, sacerdoti, uomini e donne che rappresentano all’interno dell’orbita luttuosa della mafia esempi luminosi ed etici preziosi per un percorso non solo didattico ma educativo ai valori della bellezza a cui rimanda la straordinaria frase di Peppino Impastato che dà il titolo alla rassegna. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 4.018 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT