È prevista a fine mese – davanti al Gup di Caltagirone – l’ udienza preliminare per Luca Troja, il quarantottenne di Gaggi che la mattina del 9 novembre del 2011 era al comando dell’ eliambulanza I-Dams della Inaer Aviation Spa decollata dalla postazione “Sant’ Elia” e precipitata nelle campagne di Borgo Lupo, una frazione di Mineo. Omicidio e disastro colposo e lesioni colpose aggravate sono i reati contestati a Troja dal procuratore calatino Francesco Paolo Giordano, che ha firmato la richiesta di rinvio a giudizio a carico del pilota messinese. Nello schianto perse la vita il copilota Sergio Torre, 44 anni di Milazzo, mentre rimasero gravemente feriti l’ infermiere professionista nisseno Antonio Giuffrida, 52 anni e il medico anestesista Rita Di Manno, 54 anni di Nissoria, e la pensionata Angela Bonello, 64 anni di Palma di Montechiaro che – colta da un ictus – doveva essere trasferita all’ ospedale di Messina.

Sergio Torre

I familiari di Torre, i due membri dell’ équipe medica e la paziente potrebbero valutare di costituirsi parte civile contro il pilota, al quale i pubblici ministeri di Caltagirone – che hanno esaminato la scatola nera dell’ elicottero – contestano una errata condotta di guida. A cominciare dalla quota di volo mantenuta troppo bassa, soprattutto in condizioni di scarsa visibilità perché quel giorno nella zona v’ erano banchi di nebbia. Durante il tragitto, il velivolo del “118” urtò contro un albero e perse parte del rotore di coda. Ormai fuori controllo ai comandi, l’ elicottero salì ancora per una decina di metri, perse altri pezzi schiantandosi ripetutamente contro alberi e rami, fino a precipitare nella vallata. Il volo della speranza finì in tragedia. Il copilota Sergio Torre morì sul colpo: Troja riportò ferite serie alla schiena, Giuffrida si fratturò le gambe e Di Manno subì la rottura di una clavicola e dello sterno. Sul momento si aggravarono le condizioni della paziente agrigentina. Adesso, a distanza di un anno e sette mesi da quel disastro, il pilota è chiamato sul banco degli imputati. (Fonte La Sicilia)