Rapinò Gioielleria Nicosia: arrestato dopo latitanza 5 Giugno 2013 Cronaca Ha vissuto a Santo Domingo dal giorno della sua fuga fino ad ieri sera Cristoforo Adorno Alati, il latitante catturato dalla polizia al valico di frontiera di Ventimiglia e ritenuto il capo di un’organizzazione dedita alle rapine ed ai furti in gioiellerie e banche a Reggio Calabria e Milazzo. L’uomo, secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla squadra mobile di Reggio Calabria e dirette dal procuratore di Reggio Federico Cafiero De Raho e del pm Luca Miceli, si era reso immediatamente irreperibile il 29 novembre 2012 quando, con l’operazione denominata “Rolex”, erano stati arrestati gli altri sette componenti la banda, ed era subito fuggito a Santo Domingo. Via Medici, luogo della rapina Dalle intercettazioni è poi emerso che, con l’aiuto dei familiari, Adorno Alati sarebbe rientrato in Italia nei primi giorni di giugno facendo scalo prima all’aeroporto di Bruxelles e poi in quello di Nizza per evitare di sbarcare direttamente in Italia dove era ricercato. A prenderlo all’aeroporto francese sarebbe andato il padre con un’auto a noleggio. Gli investigatori della squadra mobile di Reggio Calabria, con l’aiuto di quelli di Milano, Genova ed Imperia, hanno organizzato un servizio di appostamento che nel tardo pomeriggio di ieri ha consentito l’arresto del latitante alla frontiera di Ventimiglia. Adorno Alati, oltre ad essere considerato il capo della banda é accusato anche di avere partecipato personalmente alla rapina compiuta il 5 febbraio 2011 ai danni della gioielleria Versace di Reggio Calabria e a quella del 21 febbraio 2011 ai danni della gioielleria Nicosia di Milazzo (Messina). In entrambe le occasioni i rapinatori avevano minacciato in titolari con delle armi che, secondo l’accusa, erano state acquistate illegalmente da Adorno Alati. (fonte Ansa) Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 2.804 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT